Ulisse Aldrovandi
Ornithologiae tomus alter - 1600
Liber
Decimusquartus
qui
est
de Pulveratricibus Domesticis
Libro
XIV
che tratta
delle domestiche amanti della polvere
trascrizione di Fernando Civardi - traduzione di Elio Corti
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[313] Sunt quoque in hoc avium genere pedibus
quandoque hirsutis, quales sunt, quos nunc damus, Gallus, et Gallina,
Gallus collo, et dorso erat castanei coloris. Alae
primum nigrae albicantibus maculis decoratae, dein nigrae erant, remigae
candidae extra, intus nigrae. Mentum, pectus, venter coxae,
tibiae nigra, albicantibus |
Anche
in questo genere di volatili vi sono dei soggetti che talora hanno le
zampe irsute, come lo sono quelli che adesso mostriamo, un gallo e una
gallina; il gallo aveva il collo e la schiena di colore castano. Le ali
nella parte anteriore erano nere ornate da macchie biancastre, quindi
erano nere, le remiganti erano bianche all’esterno, nere
all’interno. La gola, il petto, il ventre, le cosce e i tarsi erano
neri, fregiati di chiazze biancastre. |
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maculis
insignita. Pedes lutei, crista duplex non admodum magna rostrum luteum:
paleae magnae; cauda partim albis, partim nigris pennis constabat.
Gallina tota flavescebat, {feri} <fere> atris ubique, si solum
collum demas, maculis, modo parvis, modo magnis, at ubique oblongis
conspersa; cristam habebat omnium minimam et paleas admodum breves,
rostrum, et pedes luteos.[1] |
I
piedi erano gialli - e con cinque dita, la cresta doppia non
eccessivamente grande, il becco giallo: i bargigli grandi, la coda era
costituita da penne in parte bianche e in parte nere. La gallina era
tutta quanta fulva, cosparsa dappertutto, se si esclude solamente il
collo, da macchiettature che erano quasi nere, ora piccole, ora grandi,
ma ovunque si presentavano allungate, aveva la cresta più piccola di
tutte e i bargigli molto corti, il becco e i piedi gialli - con cinque
dita. |