[315] Cuius modo damus iconem, Gallum Turcicum
dicunt. Totum corpus quodammodo candicabat. Alarum tamen pennae partim
erant nigrae, et nigra quoque alvus: cauda partim viridibus, partim
nigris, necnon pennis semiviridibus, et seminigris constabat, toto
corpore modo argenteis, modo aureis lineis erat perornatus, quae res
mirum, quantum in eo pulchritudinis conciliabat. Tibiae,
et pedes erant subcaerulei. Gallina haec, quam pariter Turcicam
vocant, tota erat alba, maculis ubique conspersa nigris,
|
Quello
del quale adesso forniamo l’immagine lo chiamano gallo turco: tutto
quanto il corpo tendeva in qualche modo al bianco. Tuttavia le penne
delle ali erano in parte nere, e nero era anche il ventre: la coda era
costituita da penne in parte verdi, in parte nere nonché da penne
parzialmente verdi e nere, in tutto quanto il corpo era ornato da
strisce ora color argento ora color oro, cosa che rendeva stupendo ciò
che in lui vi era di bello. I tarsi e i piedi erano bluastri. Questa
gallina, che parimenti chiamano turca, era tutta bianca, cosparsa
ovunque di macchie nere,
|