Piatti in maiolica del 1900/1905 di Lucien Desmant


Piatti in maiolica di
 Lucien-Adolphe Desmant (1875-1929)

2 piatti del 1900/1905 di Lucien Desmant
fotografati il 5 giugno 2015 al Museo D'Orsay di Parigi
dal Veterinario Andrea Bertolazzi

Grande piatto ornamentale in maiolica con lustro metallico
raffigurante un combattimento di galli

Un gallo forse a caccia di una chiocciola

Maiolica è una ceramica (materiale ricavato dalla cottura, in appositi forni, di sostanze minerali naturali, principalmente argilla e caolino) a pasta porosa ricoperta da uno smalto bianco opaco a base di stagno. Per estensione, l’insieme dei manufatti di questo materiale. Il nome maiolica deriva secondo alcuni studiosi dall’isola di Maiorca (la più grande delle Baleari, uno dei centri più attivi in tale smercio nel medioevo), sosta obbligata nelle rotte commerciali tra Spagna e Italia, nel XIV secolo molto praticate dai navigli iberici che trasportavano oggetti di questa particolare ceramica.

Nella tradizione delle maioliche a riflessi metallici che in Europa risale alle ceramiche ispano-moresche, molti produttori della seconda metà del XIX secolo e primi del Novecento proseguono le ricerche tecniche volte alla perfetta padronanza del lustro e dei suoi effetti iridescenti e metallici di superficie.

Sembra proprio che gli intenditori ne vadano pazzi a giudicare dal numero di maioliche prodotte con questo specifico metodo, tanto che l'attività dei maggiori ceramisti dell'epoca, tra i quali possiamo annoverare anche Louis-Étienne Desmant, prospera.

Alla morte di Desmant, l'attività di famiglia viene proseguita dal figlio Lucien-Adolphe (1875-1929). Questi rispetta alla lettera gli insegnamenti paterni riguardo l'estetica e lo stile, al punto tale che, spesso, è difficile distinguere le opere dell'uno da quelle dell'altro.

Questo primo piatto è certamente opera di Lucien: esso raffigura due galli che si azzuffano o meglio si incastrano l'uno nell'altro. Il loro piumaggio è trattato in modo straordinario ricorrendo a toni rossi quasi splendenti che mettono ancora in risalto nel loro apparato gli effetti del lustro.

Con la sua composizione centrifuga ed energica, questo fiero faccia a faccia, questa fusione di piume dei due gallinacei combattenti, appare come un'astrazione. Lucien Desmant, seguendo l'esempio del padre ha tratto questi motivi dalle stampe provenienti dal Giappone: ne troviamo numerosi esempi, privi della grande varietà di colore, nella Enciclopedia illustrata giapponese e nei Albums Reiber che un ornatista geniale come Emile Reiber pubblica con lo scopo di suggerire modelli di composizione agli artisti. In una serie che Reiber chiama gli "schizzi giapponesi", appare una tavola raffigurante due galli dal sinuoso piumaggio e disegni come quelli presenti nel piatto di Desmant.