Bartolomeo Passerotti
Le pollivendole – 1580 circa

Le pollivendole

Bartolomeo Passerotti o Passarotti (Bologna, 1529 – 3 giugno 1592) è stato un pittore italiano. Tra il 1550 e il 1555 l'artista fu a Roma al seguito del Vignola (Jacopo Barozzi da Vignola) e poi presso Taddeo Zuccari (1555-57 o 1560). Nel 1560 si stabilì a Bologna mantenendosi in contatto con l'ambiente romano. Non mancò di eseguire un ritratto al bolognese Ulisse Aldrovandi, essendo uno dei pittori direttamente coinvolti nella “bottega artistica” aldrovandiana.

autoritratto – circa 1560

Le pollivendole di Bartolomeo Passerotti (1580 circa) ci offre un altro esempio dell'analogia, molto frequente nella pittura europea, tra cibo e sessualità. Un'anziana pollivendola afferra un gallo, animale considerato libidinoso (per colpa dell'ovodeposizione quotidiana della gallina), mentre una giovane donna tiene in mano una tacchina parzialmente spiumata (carne di prima qualità) quasi pronta per essere cucinata. Non solo la pelle della tacchina assomiglia a quella della ragazza, ma quest'ultima, seduta in primo piano, sfoggiando un generoso décolleté e lasciando intravedere un pezzo di gamba destra non denudata, sembra proprio offrirsi ai clienti, trasformando così la vecchia in una tenutaria di bordello. Il pittore invita a consumare sia la tacchina che la ragazza.

da
Gola - Storia di un peccato capitale
di Florent Quellier
edizioni Dedalo – 2012

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