Gallo di Ramperto – Il gallo segnavento di Brescia


Gallo di Ramperto
il gallo segnavento di Brescia

Il gallo di Ramperto è un galletto segnavento in lamina di rame originariamente dorata e argentata, realizzato nell'anno 820 o 830 su commissione del vescovo Ramperto per adornare la sommità del campanile della chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Brescia. Ramperto (815 – 844 circa) fu vescovo di Brescia.

Il gallo, rimosso dopo più di mille anni dalla sua postazione solo nel 1891, per essere restaurato e conservato nel museo cittadino, oggi Museo di Santa Giulia (il principale museo di Brescia), è sostanzialmente integro: sono monche solamente le piume della coda, che in origine recavano l'iscrizione dedicatoria. Risalendo all'inizio del IX secolo, il "gallo di Ramperto" può essere considerato il più antico galletto segnavento oggi esistente, con un'età di quasi 1200 anni.

La statuetta rimane al suo posto, ignorata, per circa 700 anni, fino a quando lo storico e letterato bresciano Cosimo Lauri (o Lauro), nel suo Catalogus Episcoporum Brixianorum del 1572, ne parla per la prima volta, riportandone l'iscrizione e deducendone quindi le origini.

Nel 2010 è stato realizzato a Brescia il medio metraggio (film breve di media durata, compresa fra 30 e 59 minuti) Il Gallo di Ramperto dei registi Silvia Cascio e Vittorio Bedogna, con musiche di Carlo Poddighe e la collaborazione alla realizzazione di Simone Agnetti e Piero Galli. Il film ha vinto l'International Migration Art Festival al Teatro Dal Verme di Milano nel 2011. Nella trama la vita di un gruppo di bambini, di diversa origine etnica ma uniti sotto il tetto dell'Oratorio di San Faustino, viene sconvolta dalla profezia di Ramperto: se il vero Gallo non tornerà sul campanile, la città di Brescia sarà distrutta. Inizia così l'avventura.

Chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Brescia