Madonna delle Galline
Pagani - SA

Nella prima Domenica dopo Pasqua si svolge a Pagani (SA) la processione della Madonna delle Galline. Parallelamente alla processione un gran numero di persone si riunisce nel paese per danzare e suonare fino a notte inoltrata. La tradizione popolare racconta che nel secolo XVI alcune galline, raspando, portarono alla luce una piccola tavola lignea su cui era raffigurata la Madonna del Carmine. Era l´ottava di Pasqua. Il quadro fu forse sotterrato nell'VIII-IX secolo per sottrarlo alla distruzione della lotta iconoclasta che vietò il culto delle immagini sacre, o anche alle feroci incursioni e razzie dei Saraceni. In realtà, si hanno notizie che già dal VII secolo i contadini Paganesi offrissero in dono delle galline come devozione alla Vergine.

Dopo il disseppellimento, quest'immagine fu conservata a lungo nel piccolo oratorio dell´Annunziatella, detto anche Spogliaturo, perché lì i confratelli, prima di accompagnare i morti alla sepoltura, si svestivano dei loro abiti per indossare quelli prescritti dal rito. Certamente lo stato di deperimento del quadro rese necessaria la sua riproduzione su tela e ciò dovette avvenire nei primi anni del 1600, quando, a seguito del primo miracolo a opera della sacra immagine (l'improvvisa guarigione di uno storpio), ne seguirono in poco tempo ben altri sette.

Si infervorò così nel popolo la devozione verso la Madonna del Carmine e nel 1610, accanto all'oratorio dell'Annunziatella, si iniziò la costruzione della chiesa a lei dedicata, che dalla metà del secolo XVIII è conosciuta anche come Madonna delle Galline. Nel 1954 è stata elevata a Santuario Mariano. Gravemente danneggiata dal sisma del 1980, è stata poi restaurata e riportata al suo splendore.

La facciata seicentesca, in stile barocco, alta e culminante nel frontone piramidale, è abbellita da colonne, decorazioni in stucco e due statue allegoriche - la Pudicizia (a sinistra) e la Speranza (a destra). Sul portale spicca il bassorilievo raffigurante la madonna del Carmelo con in braccio il bambino, seduta su di un nugolo di nuvole e nell'atto di essere incoronata da due angioletti.