Combattimento di galli a Lanzarote


Combattimento di galli a Lanzarote

Due galli combattono a Teguise sull'isola di Lanzarote

Due galli combattono a Teguise, sull'isola di Lanzarote, alle Canarie. Nonostante in Spagna il combattimento tra galli sia illegale, alle Canarie è stato mantenuto perché considerato costume tradizionale.

Isola di Lanzarote

Lanzarote è l'isola più nord-orientale dell'arcipelago spagnolo delle Isole Canarie. Deve il suo nome a Lanzerotto Malocello, il navigatore di Varazze (SV) che per primo la scoprì nel 1312 e che la occupò per diverso tempo. La superficie è di 806 km quadrati (quarta isola dell'arcipelago), la popolazione è di circa 140.000 abitanti, è la terza più popolosa delle Canarie dopo Tenerife e Gran Canaria. La capitale dell'isola è Arrecife. Amministrativamente l'isola è compresa nella provincia di Las Palmas. La principale attrattiva turistica dell'isola è il Parco Nazionale Timanfaya, situato nella parte occidentale e caratterizzato dal paesaggio vulcanico. Altre attrattive turistiche sono le grotte di Jameos del Agua, la Cueva de los Verdes e il Charco de los Clicos.

Le Isole Canarie in rosso

Le Isole Canarie sono un grande arcipelago di 7 isole maggiori e 2 isole minori, tutte di origine vulcanica, situate nell'Oceano Atlantico al largo dell'Africa nord-occidentale, e formano una comunità autonoma della Spagna. Grazie alla loro posizione geografica, le isole Canarie sono la regione più meridionale e occidentale della Spagna e dell'Unione europea. Il capoluogo è diviso tra Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas de Gran Canaria. Fino al 1927 la capitale canaria era soltanto Santa Cruz.

Il combattimento di galli

Il combattimento di galli è un'attività cruenta organizzata a fini di intrattenimento che mette di fronte due galli allevati a tale scopo. In alcuni paesi è ancora popolare ed appassiona soprattutto gli scommettitori, che investono i propri soldi su uno dei due galli. Il combattimento ha termine quando le ferite riportate sono tali da lasciare tramortito il gallo perdente, che spesso muore dissanguato.

Da alcuni questa attività viene considerata un gioco, e ne difendono la pratica adducendo motivi legati a tradizioni culturali o anche religiose. Gli animalisti e i difensori dei diritti degli animali invece sostengono che sia una crudele forma di sfruttamento e che debba essere bandita.

I metodi di allevamento dei galli combattenti comprendono l'asportazione di bargiglio e cresta, sia per la loro vulnerabilità nel combattimento sia per la tendenza di tali parti a ghiacciarsi nei climi freddi e indebolire il gallo. La naturale aggressività di questi animali verso i propri simili viene accentuata sottoponendoli a dure condizioni di allenamento e di isolamento, nutrendoli con sostanze mirate che comprendono steroidi e vitamine.

In Italia i combattimenti tra animali sono vietati dalla Legge 20 luglio 2004, n. 189, secondo la quale chiunque organizza combattimenti tra animali è punito con la reclusione da 1 anno a 3 anni e con la multa da 50.000 euro a 160.000 euro.

La legge 20 luglio 2004, n. 189 ("Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate") è una legge ordinaria della Repubblica italiana emanata per la tutela degli animali.

Combattimenti: Chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica è punito con la reclusione da 1 anno a 3 anni e con la multa da 50.000 euro a 160.000 euro.

Inoltre chiunque, allevando o addestrando animali, li destina alla partecipazione ai combattimenti, è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. Infine chiunque organizza o effettua scommesse sui combattimenti e sulle competizioni è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro.

Molti combattimenti in varie nazioni mondiali sono documentate in questa ricca pagina web.