Canzoni in latino
Jacobus
Handl Gallus Carniolus
HARMONIAE MORALES
VI
- Gallus amat Venerem, cur? Cucuri currit ad illam,
et post confectum cucuri currit opus.
Perché il gallo ama Venere? Con chicchirichì corre da lei, e dopo il chicchirichì procede all'azione.
Why the cock loves Venus? By crowing he runs to her, and after he crowed he moves to the action.
VII
- Quam gallina suum parit ovum, gloccinat ante,
gloccinat et positum post grave rursus onus.
Quando la gallina fa il suo uovo, chioccia prima, e chioccia di nuovo dopo aver deposto il pesante fardello.
When the hen lays her egg, she clucks before and clucks again after she laid the heavy burden.
grazie
alla collaborazione di Ruud Bouthoorn – NL
thanks to the collaboration of Ruud Bouthoorn – NL
Jacobus Handl Gallus Carniolus
Jacobus Handl Gallus Carniolus (3 luglio 1550 – 18 luglio 1591) è stato un compositore di origine slovena del tardo Rinascimento. Visse e lavorò in Moravia e in Boemia durante gli ultimi dieci anni della sua vita. Gallus nacque nel 1550 come Jakob Petelin a Reifnitz in Carniola (oggi Ribnica, Slovenia). Usò la forma latina del suo nome, alla quale spesso aggiungeva l'aggettivo Carniolus, in onore alla sua terra nativa.
Gallus lasciò la Slovenia quand'era ancora giovane, fu probabilmente istruito in un monastero Cistercense e viaggiò in Austria, Boemia, Moravia, e Slesia. Per qualche tempo visse nell'Abbazia di Melk, situata nella Bassa Austria. Fu membro della cappella di corte di Vienna nel 1574, e fu maestro di cappella (Kapellmeister) del vescovo di Olomouc, in Moravia, tra il 1579 (o 1580) e il 1585. Dal 1585 fino alla sua morte nel 1591 lavorò a Praga come organista nella chiesa Jan na Zábradlí. Morì il 18 luglio 1591 a Praga.
La sua opera maggiore è l'Opus musicum del 1577, una collezione divisa in sei parti di 374 mottetti che riuscivano a soddisfare le esigenze della pratica musicale dell'intero anno liturgico. Il mottetto O magnum mysterium proviene dal primo volume (stampato nel 1586), il quale contiene i brani per il periodo che va dalla prima domenica di Avvento fino alla Settuagesima, ed è stato scritto per 8 voci, mostrando chiare evidenze dell'influenza dello stile policorale veneziano, con l'uso della tecnica del coro spezzato.
Tra le sue opere si devono anche ricordare un centinaio di madrigali su testo latino pubblicati nella raccolta Harmoniae morales (Praga, tra il 1589 e il 1590), e Moralia (Norimberga, postumo, del 1596).