Giovanni Pascoli
La
chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolìo di stelle.
Versi
tratti dalla composizione 36 - Il gelsomino notturno
contenuta nei Canti di Castelvecchio di Giovanni Pascoli
(San Mauro di Romagna, Forlì, 1855 - Bologna 1912)
Oh!
Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!
Solo, ai piedini provati dal rovo
porti la pelle de' tuoi piedini;
porti le scarpe che mamma ti fece,
che non mutasti mai da quel dì,
che non costarono un picciolo: in vece
costa il vestito che ti cucì.
Costa; ché mamma già tutto ci spese
quel tintinnante salvadanaio:
ora esso è vuoto; e cantò più d'un mese
per riempirlo, tutto il pollaio.
Pensa,
a gennaio, che il fuoco del ciocco
non ti bastava, tremavi, ahimè!,
e le galline cantavano, Un cocco!
ecco ecco un cocco un cocco per te!
Poi, le galline chiocciarono, e venne
marzo, e tu, magro contadinello,
restasti a mezzo, così con le penne,
ma nudi i piedi, come un uccello:
Versi
tratti dalla composizione 24 - Valentino
contenuta nei Canti di Castelvecchio di Giovanni Pascoli
Giovanni Agostino Placido Pascoli
(San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912)