Harveypullus
Il Pulcino di William Harvey
4° esercizio - L'infundibulo
L'asterisco
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[191]
EXERCITATIO QUARTA. |
4°
esercizio |
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PROXIMA uteri
gallinae pars infundibulum a Fabricio nominatur. Est enim tanquam
infundibulum seu tuba, ab ovario (quod undique complectitur) deorsum
tendens; sensimque latior facta, in superiorem uteri productionem
terminatur. Infundibulum hoc vitellis (abruptis pedunculis) ex
ovario in uterum secundum (ita a Fabricio censetur) descendentibus
transitum praebet: estque similis vaginali tunicae[1] in scroto, membrana
tenuissima facileque dilatabili constans, ut devolutos quotidie
vitellos excipiat et in dictum uterum deferat. |
La
successiva parte dell'utero della gallina viene chiamata infundibulo
da Fabrizi*. Infatti č come un imbuto, o una tromba che dall'ovaio
(che abbraccia completamente) si dirige in basso, e dopo essere
diventata un po' pių larga va a finire nel prolungamento superiore
dell'utero. Questo infundibulo offre il transito ai tuorli che
dall'ovaio scendono (dopo che i peduncoli si sono rotti) nel secondo
utero (cosė viene definito da Fabrizi); ed č simile alla tunica
vaginale dello scroto, costituita da una membrana molto tenue e
facilmente dilatabile allo scopo di accogliere i tuorli che scendono
quotidianamente e di farli giungere nel suddetto utero. |
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Cupis harum
rerum specimen aliquod?
Finge animo pusillam plantam, cuius radices tuberosae, vitellorum
congeriem referant; et truncus, tubulum illum vaginalem: Ut plantae
illius [192] stipites hieme moriuntur et evanescunt; ita similiter,
ubi gallina ova parere desierit, integrum ovarium, cum infundibulo (ceu
effoeta) exarescunt, retrahuntur et abolentur; relicto duntaxat
fundamento, radicumque indicio. |
Desideri
un esempio di queste strutture? Immaginati una piccola pianta le cui
radici piene di protuberanze rappresentano la congerie dei tuorli e
il tronco rappresenta quel tubulo strutturato a guaina. Come i rami
di quella pianta in inverno muoiono e svaniscono, allo stesso modo,
quando la gallina ha smesso di deporre uova, tutto l'ovaio insieme
all'infundibulo (come se fossero diventati sterili) si inaridiscono,
si ritraggono e si annullano, lasciando soltanto la base del
grappolo e un indizio delle radici. |
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Infundibulum
hoc, solummodo transitus officium praestare, vel ex eo constat, quod
vitellus in eo haerens nunquam deprehendatur: sed quemadmodum
testiculi interdum per vaginalem tunicam sursum repunt in inguina,
et quibusdam animalibus, ut lepori et talpae, intra abdomen
reconduntur; rursusque prodeunt, et descendunt; ita per infundibulum
hoc, vitelli ab ovario in uterum delabuntur; vicemque illius
infundibuli supplet, uti formam refert, quo liquores e vase in vas
aliud strictioris orificii transfundimus. |
Che
questo infundibulo svolga solamente la funzione di transito risulta
dal fatto che il tuorlo non viene mai trovato aderente al suo
interno, ma come talora i testicoli attraverso la tunica vaginale
salgono strisciando fino agli inguini, e in alcuni animali, come la
lepre e la talpa, risalgono all'interno dell'addome, e nuovamente
fuoriescono e scendono, cosė attraverso questo infundibulo i tuorli
scivolano dall'ovaio nell'utero. Per quanto riguarda la forma, il
ruolo svolto da tale infundibulo corrisponde a quello di
quell'imbuto col quale travasiamo dei liquidi da un vaso in un altro
vaso dotato di un'apertura pių stretta. |
[1]
Membrana vaginale o tunica vaginale o solo vaginale come singolare
femminile: la tunica sierosa che avvolge i testicoli e l'epididimo.