Harveypullus
Il Pulcino di William Harvey
25° esercizio - Alcune deduzioni ricavate dalla precedente indagine sull'uovo
L'asterisco
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EXERCITATIO VIGESIMAQUINTA. |
25°
esercizio |
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HISTORIA
quidem ovi gallinacei ita se habet. In qua, quomodo ipsum
generetur, et actione sua (propagatione nempe) pullum efformet,
enarravimus. Prolixe forsitan nimis eorum arbitratu, quibus quorsum
tanta molitio, tamque accurata observatio spectet, nondum constat.
Quare, quem fructum diligentiae nostrae consequuti simus, hic
adiungere consentaneum arbitror: atque, ut doctissimi Verulamii[1] nostri verbis utar, vindemiatio
secunda instituenda est. Theoremata itaque nonnulla ex enarrata
historia colligenda veniunt; quorum aliqua certissima sunt; nonnulla
ancipitis fidei et ulterius ventilanda; quaedam paradoxa et
popularibus placitis contraria: horum quoque alia ad gallum sive
marem pertinent; alia ad foeminam; quaedam ad ovum ipsum; quaedam
denique ad pulli formationem. Quibus aliquando accurate perspectis,
de reliquorum quoque omnium animalium generatione facilius
certiusque iudicabimus. |
In
effetti l'indagine sull'uovo di gallina sta in questi termini. Nella
quale ho descritto in che modo esso viene generato e che con la sua
attività (cioè con la moltiplicazione) dà forma al pulcino. Forse
in modo troppo prolisso in base al giudizio di coloro ai quali non
ancora torna chiaro a che scopo serve tanta fatica e un'osservazione
tanto accurata. Motivo per cui ritengo opportuno aggiungere a questo
punto quale frutto della mia diligenza ho conseguito, e, per
servirmi delle parole del nostro dottissimo Francesco Bacone barone
di Verulamio, bisogna incominciare «una seconda vendemmia».
Pertanto parecchie teorie si presentano per essere raccolte dalla
riferita indagine, alcune delle quali sono oltremodo certe, molte di
dubbia certezza e da sondare ulteriormente, altre sono dei paradossi
e contrarie alle opinioni popolari. Inoltre alcune di queste teorie
riguardano il gallo o il maschio, altre la femmina, alcune l'uovo
stesso, alcune infine la formazione del pulcino. Dopo averle
analizzate una buona volta in modo accurato, giudicheremo in modo più
facile e sicuro anche la generazione di tutti gli altri animali. |
[1]
Francesco Bacone, Francis Bacon in inglese, barone di Verulamio, antica
città britannica, capitale della tribù dei Catuvellauni,
corrispondente all'attuale Old Verulam nei pressi di Saint Albans (Hertfordshire).
Francesco Bacone fu filosofo e statista inglese (Londra 1561-1626).
Entrato alla Camera dei Comuni (1584), fu nominato avvocato erariale da
Giacomo I (1607) e si impegnò a fondo per difendere le prerogative
reali da ogni intrusione. Tanto sollecitò la natura Bacone, che a un
certo punto pare essersi ribellata. Narrano i biografi antichi che Sir
Francis, in viaggio per Londra durante il lungo e rigido inverno del
1626, a Highgate incappò nella neve e scese dalla carrozza per compiere
un esperimento: voleva rendersi conto se un pollo morto, dopo essere
stato congelato, si sarebbe conservato meglio con il freddo, un piccolo
esperimento, quindi, sulla conservazione e resistenza dei corpi morti.
Si mise così a imbottire e ad avvolgere di neve un pollo, ma si
raffreddò, riportandone una polmonite mortale. I dati biografici
inerenti la singolare causa di morte sono tratti da Encyclopedia
Britannica (1957) e da Encyclopedia of Philosophy (1967).