Da pleîstos = moltissimo e kainós = recente, detto anche glaciale o diluviale.
All’inizio il clima dovette essere abbastanza caldo, subtropicale, ma ben presto fu caratterizzato da un abbassamento della temperatura che portò alle 5 glaciazioni già viste.
Durante le fasi interglaciali si svilupparono alcuni giganteschi uccelli, come il Dinornis e l’Aepyornis - vissuti rispettivamente in Nuova Zelanda e in Madagascar - che misuravano più di 3 metri d’altezza e che deponevano uova il cui diametro maggiore misurava circa 30 cm, con una capacità di circa 7 litri, equivalenti cioè a circa 120 uova di gallina, mentre l'uovo di struzzo - diametro maggiore 16 cm e peso medio 1,6 kg - equivale a circa 25 uova di gallina.
Si svilupparono anche il Mammuth, il Rinoceronte lanoso, il Bisonte, l’Orso delle caverne, il Leone, la Iena, la Renna, il Capriolo e lo Stambecco.
Oltre ai depositi morenici lasciati dai ghiacciai e ai sedimenti alluvionali, sono caratteristici di questo periodo i loess o löss, formazioni eoliche che andarono depositandosi nelle fasi interglaciali, estesamente rappresentate in Cina nel bacino del fiume Giallo. Loess deriva dall’antico tedesco e significa rado, poroso: si tratta di una roccia sedimentaria di colore giallo chiaro che può essere spessa anche 400 metri, formata per accumulo di pulviscolo finissimo trasportato dal vento, specialmente nelle regioni steppose. Dove non è intervenuta l’azione dell’acqua, presenta struttura porosa per la gran quantità di fori cilindrici che corrispondono agli steli delle erbe sommerse. Per il suo dilavamento colora in giallo l’omonimo fiume cinese e il mare in cui sfocia.