Vol. 1° -  I.9.3.

Homo sapiens

L'Homo sapiens comparve, nelle sue forme più arcaiche, quando ancora erano presenti gruppi di Homo erectus.

I reperti più antichi sono presenti in Africa - Omo, Ngaloba, Laetoli, Kanjera, Border Cave, Djebel Irhaoud - e risalgono a oltre 200.000 anni fa; questi possono essere riallacciati alle forme più arcaiche europee - Ehringsdorf, Krapina, Saccopastore, Ganovice, Vindja -, del Nordafrica - Ateriani - e della Palestina - Skhul, Qafzeh -, attribuite a un periodo compreso fra 150.000 e 80.000 anni fa.

Per altri studiosi, le non poche affinità morfologiche, nonché la continuità culturale con l'Homo erectus, ha fatto ipotizzare l'unicità della specie sapiens con tre sottospecie (Homo sapiens erectus, Homo sapiens neanderthalensis, Homo sapiens sapiens) e con numerose forme locali.

Dalla fusione di ceppi diversi ebbero comunque origine, durante il glaciale di Würm, due sottospecie ben caratterizzate: i neanderthaliani (Homo sapiens neanderthalensis) e i cromagnonidi (Homo sapiens sapiens), che hanno in comune l'architettura anatomica e la grande capacità cranica.

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