Vol. 1° -  III.2.2.

Il saltazionismo

La teoria del saltazionismo è anche nota come evoluzione per equilibri intermittenti. Recentemente l’ipotesi che l’evoluzione proceda mediante il lento accumulo di piccole mutazioni genetiche e/o di ricombinazioni geniche è stata messa in dubbio da diversi biologi, i quali ribattono che, se si analizzano attentamente i reperti fossili, il processo di speciazione non appare graduale, ma che nuove specie, o persino nuovi taxa più elevati, possono apparire all'improvviso.

Alla base di tali convinzioni - sostenute con vigore - vi è la considerazione che spesso mancano testimonianze fossili di forme di transizione da una specie all'altra e che, di solito, esiste una mancanza di continuità tra forme chiaramente affini, ma distinte.

In verità, nel raro caso in cui una specie sia rappresentata da una lunga sequenza di fossili, di norma le loro caratteristiche si mostrano variabili, ma non nella direzione che ci aspetteremmo in base all'azione svolta dalla selezione naturale. Piuttosto che accumulare piccoli cambiamenti nella struttura, nella fisiologia e nel comportamento, l’evoluzione sembra procedere per una serie di salti, seguiti da periodi di stasi.

Secondo i gradualisti, nelle specie si accumulano cambiamenti strutturali anche quando le condizioni ambientali sono relativamente stabili, mentre per i sostenitori degli equilibri intermittenti le specie permangono in una situazione di sostanziale equilibrio fintanto che le condizioni ambientali non vanno incontro a un cambiamento significativo.

Ambedue le teorie condividono un concetto fondamentale: anche quando l’ambiente rimane stabile per lunghi periodi di tempo, le sue caratteristiche subiscono continue oscillazioni che sottopongono ciascun individuo a sollecitazioni altrettanto continue.

La teoria degli equilibri intermittenti ci fornisce una spiegazione di come possano persistere nel tempo delle specie dalle caratteristiche ben riconoscibili. Se le specie originano improvvisamente per drastica rottura dell'equilibrio, e permangono poi in una situazione di equilibrio stabile fino al successivo periodo di speciazione, esse rappresentano entità distinte con una struttura e un periodo di esistenza ben determinati.

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