Tuttavia, ulteriori studi hanno dimostrato che l’orologio molecolare non sempre cammina a ritmo costante: proteine diverse si evolvono a ritmo diverso e le molecole del DNA sia mitocondriale che nucleare hanno diversa velocità d'evoluzione. Gli istoni e proteine strutturali come il collagene sono conservative e hanno un tasso di sostituzioni estremamente basso, mentre proteine legate al mantenimento dell'omeostasi come l’emoglobina, e proteine con compiti di protezione come le immunoglobuline [1] , tendono a evolversi in modo molto rapido.
Stima
del tempo necessario per un cambiamento dell'1% |
|
Tipo
di proteine |
Milioni
di anni |
Istoni |
60-400 |
Collagene |
36 |
Deidrogenasi |
13-55 |
Mioglobina |
6 |
Emoglobina |
3,3-3,7 |
Immunoglobuline |
0,7-1,7 |
Fonte: A.C. Wilson et al., 1977, Annual Review of Biochemistry 46:573-639. |
Inoltre, nei vari gruppi filogenetici la velocità di mutazione del DNA può differire di un fattore pari a 5 e anche più. Non solo, in quanto nell'ambito di uno stesso gruppo la velocità di evoluzione del DNA cambia nel tempo.
Negli uccelli il DNA si evolve meno velocemente che nei
roditori |
Per questi motivi, l’ipotesi dell'orologio molecolare non ha soddisfatto appieno le aspettative dei suoi ideatori. Infatti, non esiste un valore generale della velocità di mutazione del DNA che sia valido per tutte le linee filogenetiche e per l’intero corso dell’evoluzione. Tuttavia, il calcolo delle differenze biochimiche nell'ambito di particolari linee, e per periodi di tempo non troppo lunghi, è stato di grande aiuto come fonte d'informazioni su specifiche relazioni evolutive.