Vol. 1° -  V.4.6.

Gallus lafayettei
Gallo Giallo della giungla

Fig. V. 13 - Gallus lafayettei

Vive sull’isola di Ceylon, l’attuale Sri Lanka, dove è denominato Wali-kukula.

Fu scoperto nel 1821 dall’inglese Layard e venne descritto da Lesson nel 1831. Porta il nome del Marchese di Lafayette [1] , mentre in passato il gallo di Ceylon era noto come Gallus stanleyi.

Ecco la comunicazione inviata a William Plant da parte del Direttore del Giardino Zoologico Nazionale dello Sri Lanka in Dehiwala (26-2-1975):

“A Ceylon esiste solo una specie di Gallo selvatico della giungla, il Gallus lafayettei, e ne possediamo 3 coppie. Vivono in ampie voliere dove non solo prosperano, ma riescono anche ad addomesticarsi. In cattività questa specie alleva i suoi piccoli come allo stato selvatico. La femmina depone le uova in depressioni del terreno poco profonde, rivestite di foglie secche. La presenza di questo pollo si estende a tutta l’isola di Ceylon, ma attualmente è comune solo nelle zone aride e selvagge. Non si allontana molto dal suo rifugio e preferisce i luoghi aperti. Sfugge agli aggressori volando ed appollaiandosi sugli alberi. Le femmine sono delle ruspanti eccezionali [2] , specialmente quando debbono procurare il cibo ai pulcini.”

La cultura di Ceylon è stata influenzata dalla presenza di questa specie. Ciò è confermato da raffigurazioni su pietre tombali. Esiste una stretta rassomiglianza nel colore e nel disegno del mantello col Sinahala-vansai, sottorazza del Combattente Singalese, ritenuto in Sri Lanka diretto discendente del lafayettei; il dato è confermato da un manoscritto del 321 aC.

Fig. V. 14 - Gallus lafayettei

Mitochondrial DNA-based analysis of genetic variation
and relatedness among Sri Lankan indigenous chickens
and the Ceylon junglefowl (Gallus lafayettei)

4.6.a. Maschio del Gallus lafayettei

Abbiamo già riportato una particolarità riferita da Ghigi: il maschio ha un abito giovanile bruno fulviccio, simile a quello di una gallina fulva, e si veste della livrea adulta solo nel secondo anno di vita. Nell’adulto le lanceolate della mantellina sono color oro o giallo paglia con una fiamma nera abbastanza pronunciata e le piume che ne sono dotate raggiungono anche le parti più alte del collo, a differenza di quanto accade nel Gallo Rosso. Pertanto, anche le lanceolate più piccole hanno una fiamma nera, il che non accade nel Gallus gallus.

Altra particolarità segnalata da Elder consiste nel fatto che tutte le lanceolate ornamentali, sia del collo che della sella, hanno una caratteristica peculiare: l’apice della piuma, mancando di due o tre barbe per lato, termina a lettera V aperta distalmente. I sostenitori dell’origine monofiletica possono sentirsi corroborati: questa peculiarità non è posseduta da alcuna razza domestica.

Le piume della schiena, le copritrici alari e le lanceolate della sella brillano di un rosso giallastro con striscia centrale quasi nera; le piume del cuscino e del sottocoda hanno color ametista con margini marrone rossastro; le remiganti primarie sono marrone scuro, le secondarie nere con riflessi metallici porpora; le copritrici della coda e le timoniere hanno riflessi viola; la parte anteriore del collo in prossimità della gola presenta una piccola area blu porpora splendente. Il petto e l’addome hanno piume appuntite e sfrangiate, non arrotondate di tipo femminile; il loro colore è oro arancio con strisce scure al rachide. La sua fase d’eclissi interessa la cresta: essa si riduce e si fa smorta.

4.6.b. Femmina del Gallus lafayettei

Il capo è marrone, i lati e la parte posteriore del collo sono marrone un po’ più intenso; questi colori gradualmente sfumano in un marrone fulvo delicatamente arabescato sulle scapole e sulle copritrici alari; il posteriore e la coda sono dello stesso colore, ma il rachide delle piume è più scuro; le remiganti primarie sono marrone scuro con macchiettature più chiare sul lato esterno; le secondarie sono nere, macchiettate in modo molto evidente da barre fulve; la gola è bianca. La parte anteriore del collo, il petto e l’addome sono colorati in nero e marrone con larghi centri fulvi tanto da ricordare un disegno pluriorlato. Le uova sono bianco crema, oppure rosate, talora macchiate in rosso bruno, ma non sono mai rosso-bruno uniforme.

4.6.c. Appendici del Gallus lafayettei

Nel maschio il becco è brunastro, più pallido in corrispondenza della parte laterale; la cresta, ampia e finemente dentellata, è giallo arancio al centro e sfuma in rosso brillante ai bordi. La faccia è nuda, la gola e i bargigli sono rosso porpora, l’iride è giallo chiaro, i tarsi sono giallo rosa più scuri sul davanti, armati di sperone appuntito. Nelle femmine il becco è marrone scuro; l’iride è giallo olivastro; tarsi molto più gialli che nel maschio.

 sommario 

 avanti 



[1] Marie-Joseph Paul de Motier, Marchese di Lafayette: generale e uomo politico francese (castello di Saint-Roch de Chavaniac, Alvernia, 1757 - Parigi 1834). Liberale per tutto l'arco della sua vita politica, a partire dalla campagna d'America e dai prodromi rivoluzionari fino alla monarchia di luglio, al fine di non sottostare allo spirito servile della corte scelse presto la carriera delle armi, partecipando fattivamente alla guerra d’indipendenza degli Stati Uniti d’America.

[2] Dal trattato Poultry Yard (1860) di Miss E. Watts, possiamo desumere che nel secolo scorso il pollo era classificato come appartenente all’ordine dei Rasores, in quanto rado, in latino, significa raschiare, ruspare, da cui deriva anche la parola rasoio.