Le numerose razze e varietà di Gallus domesticus possono essere suddivise in due grandi categorie, combattenti e non combattenti, e non è raro il caso di colui che ne alleva un tipo guardando l’altro allevatore con un certo disdegno.
Chi si dedica ai polli d’utilità giudica quelli da combattimento un perditempo, mentre chi alleva combattenti etichetta qualunque altro pollo come frequentatore di letamai e non gli esprime alcuna simpatia se non ne intravede un impiego culinario.
In una lettera a William
  Plant, Stuart Baker,
  segretario della British
  Ornithologist’s Union,
  scriveva:
«Sono pienamente d’accordo
  con la Sua opinione che il Gallus
  gallus bankiva di Linneo non può continuare ad essere considerato
  come progenitore di tutte le razze di polli domestici. Come Lei, anch’io
  penso che il lafayettei e il sonnerati,
  come pure gli altri polli della giungla, hanno avuto una volta o l’altra
  qualche influenza su quelli domestici. Di tutte queste specie, il ferrugineus
  o Bankiva è quello
  geograficamente più esteso, essendo stata rinvenuto non solo in India, ma
  anche in Siam, Malesia, Isole della Sonda e Filippine. Come tale, è stato
  addomesticato in quantità maggiore rispetto alle altre specie e di
  conseguenza il suo tipo è stato predominante. Non v’è dubbio che questo
  fatto ha indotto tanti eccellenti naturalisti all’erronea congettura che
  tale specie rappresenti la forma ancestrale di tutti i polli domestici. Ma non
  è così e ne spiegherò il perché.
«Il comune pollo
  domestico, conosciuto in Europa e allevato da secoli come pollo da fattoria
  oppure da combattimento, è apparentemente e prevalentemente di tipo
  bankivoide. Oltre a questo pollo, erano conosciuti sotto il termine di 
  Asiatici o Mongolici, altri soggetti di grossa taglia dai tarsi impiumati,
  caratterizzati da una spiccata devianza rispetto al tipo bankivoide
  tradizionale. Nessuno fu in grado di spiegare la loro esistenza. Lo stesso si
  può dire quando in Oriente fu scoperto, poco meno d’un secolo fa, un
  antenato discretamente puro, più tardi denominato  Malese per il fatto che i
  discendenti erano stati importati in Europa dalla Malesia. Da allora ha avuto
  inizio uno studio approfondito per chiarire da chi discendesse questo pollo
  sgraziato e gigante, quantunque molti Autori considerino tale gigante
  orientale una semplice variazione del comune pollo domestico bankivoide.
«Nessun studioso
  del genere Gallus, che sia un po’
  serio, può essere convinto che il Bankiva
  e il Malese provengano dalla stessa fonte. Essi sono radicalmente differenti,
  sia sotto il profilo psicologico che fisico. Il suddetto errore è legato al
  fatto che molti scienziati, poiché molto adusi al pollo da fattoria europeo,
  mostrano un’ignoranza sorprendente se si trovano di fronte a una novità
  costituita da polli addomesticati e con caratteristiche da combattente di tipo
  diverso dal solito, e moltissimi, se non addirittura tutti i Polli Orientali o
  Malesi, sono stati allevati per secoli solamente con uno scopo: il
  combattimento. Abitualmente non si aggirano intorno ai letamai, in quanto sono
  volutamente confinati in recinti, lontano da occhi indiscreti.
«Gli esploratori e
  le autorità scientifiche, come Temminck, rimasero impressionati quando si
  dedicarono alla dissezione del primo esemplare di questi strani soggetti,
  poiché stavano intravedendo il rappresentante di una nuova specie sconosciuta
  alla scienza occidentale: taglia gigante, piumaggio scarso, gambe lunghe dalla
  muscolatura possente, ali corte; questi polli sembravano, come gli struzzi,
  esemplari troppo pesanti per volare, e di conseguenza adattati a un tipo di
  vita differente, durante la quale avevano sviluppato i loro connotati. Le loro
  enormi dimensioni spiegano il termine Gallus
  giganteus loro attribuito da Temminck. La scienza ufficiale si oppose
  poiché non è mai stato trovato un antenato selvatico corrispondente a questo
  tipo e non esistono neppure ricordi di una varietà similare estinta.
«Se consideriamo
  tuttavia che l’habitat del Malese selvatico originario rimase praticamente
  ignoto agli Europei del XVI secolo, se consideriamo inoltre che un progenitore
  gigante dei Columbiformi, o dei Gruidi, il Dodo,
  Raphus cucullatus, fu radicalmente sterminato e che il Malese mostra
  tutti i segni di essere stato addomesticato da molti secoli, dobbiamo
  concordare che l’affermazione della controparte non prova nulla.
«Il Malese
  Selvatico deve essere stato sterminato molto tempo prima che un Europeo
  mettesse piede in Oriente, conservandosi sotto forma addomesticata fino ai
  nostri giorni solo per essere impiegato nell’arena.
«Ci sono ragioni
  per credere che quello a noi noto attualmente come Malese sia solo un residuo
  dei polli d’un tempo. Dobbiamo tenere ben presente che polli genuini e puri
  sono estremamente rari persino in Oriente. Mentre le descrizioni di tutti gli
  altri galli selvatici sono presenti in quasi tutti i trattati di ornitologia,
  il Malese ne è stato escluso.»
Con le pagine che seguono, cerchiamo di rendere giustizia a questo increscioso black hole.