Vol. 2° -  IV.

I CROMOSOMI

I cromosomi sono elementi permanenti della cellula e il loro costituente essenziale è rappresentato dalla fibra cromatinica. Attraverso la mitosi le cellule figlie ricevono in dotazione lo stesso numero di cromosomi, la cui struttura, durante il ciclo cellulare, cambia in accordo col grado di spiralizzazione della fibra nucleoproteica.

I cromosomi vengono studiati durante la mitosi e ogni tessuto in grado di proliferare rappresenta un materiale idoneo a tale scopo. In biologia umana vengono usati i fibroblasti, ma soprattutto i linfociti. Questi ultimi, posti in coltura e stimolati con fitoemoagglutinina, vanno incontro a trasformazione linfoblastica e si moltiplicano attivamente.

Per analizzare un gran numero di cromosomi è più agevole condurre l’osservazione su parecchie cellule in mitosi. A questo scopo si sincronizza la coltura e si arresta la divisione cellulare con colchicina che blocca la mitosi in metafase, provocando la depolimerizzazione dei microtubuli del fuso.

Le cellule vengono recuperate per centrifugazione e quindi fissate col metodo di Carnoy; successivamente sono sottoposte a shock ipotonico allo scopo di disperdere i cromosomi rompendo le membrane cellulari.

I cromosomi di una stessa cellula si trovano radunati su una superficie limitata, con struttura relativamente poco alterata, mentre tutti gli altri componenti cellulari sono disorganizzati. Tale procedura è sufficiente quando si procede a un esame al microscopio ottico. Le colorazioni convenzionali aspecifiche, come il Blu di Unna, servono a classificare i cromosomi in base alla loro forma, a stabilire cioè il cariotipo.

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