Le caratteristiche del cromosoma
di qualsiasi cellula di un qualsivoglia tessuto vengono stabilite in base ai
seguenti criteri morfologici:
Œ
indice
centromerico, condizionato dalla posizione del centromero sul cromatide
costrizioni
secondarie
Ž
telomeri
satelliti
bande
Fig. IV. 1 - Criteri di identificazione di un cromosoma, ad eccezione delle bande.
Il centromero non occupa la
stessa posizione in tutti i cromosomi e divide ogni cromatide in due parti, i bracci, la cui lunghezza dipende dalla
posizione del cinetocore. Per lo più i bracci sono di lunghezza diversa,
talvolta invece sono uguali. La posizione del centromero viene definita dal
rapporto fra la lunghezza del braccio corto P (dal francese petit)
e la somma tra lunghezza del braccio corto P con quella del braccio lungo Q:
Fig.
IV. 2 - Tipi diversi di cromosomi
A acrocentrico
- B telocentrico - C submetacentrico - D metacentrico
La posizione del centromero permette di classificare i cromosomi in 4 tipi:
§
acrocentrici
[1]
:
centromero in posizione terminale
§
telocentrici: centromero in posizione
subterminale
§
submetacentrici: centromero in posizione
submediana
§
metacentrici: centromero in posizione
mediana
La classificazione delle prime 9
coppie di cromosomi del pollo, in base alla posizione del centromero, risale
al 1967 e si deve a Shoffner, che ha numerato i cromosomi in ordine di
grandezza decrescente.
Classificazione dei primi 9
cromosomi del Pollo
in base alla posizione del centromero
cromosoma |
classificazione |
1
e 2 |
metacentrico |
3 |
acrocentrico |
4 |
submetacentrico |
Z |
metacentrico |
W |
metacentrico |
6
e 7 |
acrocentrico |
8
e 9 |
metacentrico |
Talvolta i bracci del cromosoma
presentano una
o più zone strette e chiare, definite costrizioni secondarie. Alcune
costrizioni secondarie, non distinguibili morfologicamente dalle altre, sono
intimamente associate alla formazione del nucleolo, che scompare alla fine
della profase e ricompare nel nucleo delle cellule figlie. Queste particolari
zone sono gli organizzatori
nucleolari.
I telomeri sono le parti
terminali di un cromosoma. Irradiando i cromosomi coi raggi X si ottengono
frammenti che si risaldano fra loro e non si uniscono al telomero, la cui
polarità ne impedisce l’unione con gli altri frammenti generati dall’irradiazione.
I satelliti sono elementi
morfologici caratteristici, rotondeggianti o allungati, collegati all’estremità
di un braccio attraverso un sottile filamento cromatinico. Talvolta il
diametro di un satellite corrisponde a quello del braccio, altre volte è
minore.
Le tecniche di colorazione con
sostanze fluorescenti, oppure la colorazione dopo digestione enzimatica o dopo
denaturazione termica, evidenziano un bandeggio cromosomico trasversale.
Queste metodiche si sono sviluppate a partire dal 1970 e hanno permesso di
riclassificare alcuni cromosomi. Esse non permettono solamente di distinguere
cromosomi dotati di grandezza e morfologia simili, ma anche di individuare
regioni specifiche con un enorme vantaggio nello studio delle anomalie. A
seconda della tecnica utilizzata, si distinguono bande Q, C, G o R. Le bande
C, G e R, scoperte empiricamente per ovviare al costoso sistema all’UV, sono
basate sul fatto che un’area prossima al centromero si colora più
intensamente col Giemsa rispetto al resto del cromosoma.
q
bande Q: i cromosomi colorati con
mostarda di Quinacrina,
e osservati in fluorescenza, mostrano delle bande trasversali fluorescenti
parallele, la cui disposizione è caratteristica per ciascun cromosoma
q
bande C: queste bande vengono siglate da Constitutive, e si possono ottenere per
denaturazione con una soluzione di urea riscaldata a 87°C
q
bande G: le tecniche impiegate per
ottenerle richiedono la colorazione con Giemsa; i cromosomi vengono trattati a temperatura ambiente
con una soluzione di enzimi (pronasi, tripsina, a-chimotripsina); le bande
ottenute sono simili alle bande Q
q
bande R: sono il Reversal
delle bande Q; si ottengono per denaturazione termica; i vetrini vengono
immersi per 10-20 minuti in una soluzione di Earle a pH 6,5 riscaldata a
87°C.
Fig.
IV. 3 - Cromosomi della gallina ottenuti con la
tecnica per il bandeggio Q
I cromosomi da 1 a 5, secondo una classificazione
corrente, appartengono ai macrocromosomi,
mentre i cromosomi da 6 a 9 appartengono già ai microcromosomi.
Le
bande maggiori o bande
di riferimento, landmark in inglese, vengono
numerate a partire dal centromero in direzione della regione telomerica o
distale; le bande più sottili sono numerate come suddivisioni dello spazio
compreso tra le bande maggiori.
[1] Acrocentrico deriva dal greco ákros, che significa alto, estremo, come è il caso dell’Acropoli di Atene, che letteralmente significa città alta. Telocentrico deriva da télos che significa fine, termine. Da non confondere con l’avverbio che si pronuncia quasi allo stesso modo, têle, che significa lontano, e che entra a far parte di vocaboli di uso corrente: televisione, telepatia, telefono.