Negli eucarioti l’espressione genica è regolata a diversi
livelli.
Sembrano infatti esistere sistemi per il controllo della trascrizione, della
maturazione degli RNA precursori, del trasporto dell’RNA maturo fuori dal
nucleo, della traduzione degli mRNA, della degradazione degli RNA maturi e
della degradazione dei prodotti proteici.
I geni eucariotici codificanti per proteine contengono sia elementi promotori che elementi enhancer. Alcuni elementi del promotore sono necessari perché la trascrizione prenda l’avvio. Altri elementi promotori hanno una funzione regolatrice e sono specifici per il gene da essi controllato legando specifiche proteine che modulano l’espressione del gene.
Proteine
regolatrici specifiche si legano anche agli elementi enhancer
e attivano la trascrizione mediante interazioni con proteine associate agli
elementi promotori. Elementi enhancer
ed elementi del promotore sembrano legare in molti casi le stesse proteine.
Questo implica che entrambi i tipi di elementi di regolazione intervengono
nella trascrizione mediante meccanismi simili, che coinvolgono probabilmente
interazioni fra le proteine regolatrici.
La cromatina trascrizionalmente
attiva è più sensibile alla digestione con DNAasi I rispetto alla
cromatina trascrizionalmente inattiva.
Questa sensibilità è il risultato di una struttura DNA-proteine più
rilassata nelle aree di attività trascrizionale. Certi siti dei geni attivi,
detti siti
ipersensibili,
sono particolarmente sensibili alla digestione con DNAasi I e probabilmente
corrispondono ai siti di legame per la RNA polimerasi e per le proteine
regolatrici.
Si è visto che certe posizioni delle basi del DNA della
maggior parte degli eucarioti sono metilate. I gruppi metilici vengono
aggiunti soprattutto alle citosine e in genere i geni trascrizionalmente
attivi mostrano livelli di metilazione inferiore rispetto ai geni inattivi dal
punto di vista trascrizionale. Nonostante l’intensa attività dei
ricercatori, negli eucarioti non sono stati trovati operoni
[1]
.
Negli eucarioti superiori, sistemi ben studiati di regolazione a breve termine
sono
quelli per il controllo della sintesi di enzimi da parte degli ormoni
steroidei. Alcuni ormoni, come accade per gli ormoni steroidei,
esercitano la loro azione legandosi
direttamente al genoma della cellula in un complesso ormone-recettore.
Altri ormoni, quali gli ormoni
polipeptidici, agiscono alla superficie della cellula attivando un
sistema che produce AMP ciclico, una sostanza che agisce come secondo
messaggero nel controllo dell’attività genica. La specificità dell’azione
ormonale deriva dalla presenza di recettori ormonali solo in certi tipi
cellulari e dall’interazione di complessi steroide-recettore con certe
proteine regolatrici specifiche per il tipo cellulare.
Negli
eucarioti l’espressione genica può venir regolata a livello della
maturazione dell’RNA. Questo tipo di regolazione determina la produzione di
molecole di RNA maturo da molecole di RNA precursore. Due eventi regolatori
che esemplificano questo livello di controllo sono la scelta del sito di
poliadenilazione e la scelta del sito di giunzione (splicing) degli introni
[2]
.
In entrambi i casi vengono prodotti tipi diversi di RNA in base al tipo di
scelta fatta. In sistemi di sviluppo sono noti esempi di entrambi i tipi di
regolazione.
Il
trasporto dell’mRNA dal nucleo al citoplasma è un altro importante punto di
controllo. È stato proposto per questa regolazione un modello di
ritenzione del complesso di splicing.
In questo modello, l’assemblaggio del complesso di splicing su un RNA precursore compete con il trasporto della
molecola fuori dal nucleo. Così, durante la rimozione degli introni, il
complesso di splicing serve a
mantenere l’RNA nel nucleo, ma, quando tutti gli introni sono stati rimossi
e il complesso di splicing si è
dissociato, l’RNA libero può interagire con i pori nucleari e uscire dal
nucleo.
L’espressione
genica viene regolata anche a livello del controllo della traduzione e della
degradazione dell’mRNA.
Si ritiene che quest’ultimo sia uno dei maggiori punti di controllo nella
regolazione dell’espressione genica. È stato dimostrato che caratteristiche
strutturali di singoli mRNA sono responsabili dello spettro di cinetiche di
degradazione osservate, benché i ruoli precisi di fattori cellulari ed
enzimatici non siano ancora stati determinati.
La regolazione a lungo termine è coinvolta nel
controllare eventi che attivano e reprimono i geni durante lo sviluppo e il
differenziamento. Questi due processi derivano dall’attività genetica
differenziale di un genoma che contiene una quantità costante di DNA,
piuttosto che da una perdita programmata di informazione genetica.
[1] Operone è un insieme di geni la cui espressione è coregolata da interazioni tra operatore e proteine regolatrici, che comprende la regione stessa dell’operatore e il promotore. Operatore è il sito adiacente al promotore che controlla la trascrizione dei geni che sono contigui al promotore.
[2] Introne è quella sequenza nucleotidica degli eucarioti che deve essere rimossa dal trascritto di un gene strutturale. Il trascritto viene trasformato in una molecola di RNA messaggero maturo contenente solo le sequenze codificanti che possono essere tradotte nella sequenza aminoacidica di un polipeptide.