Vol. 2° -  XI.2.

GLI ORMONi STEROiDEi

Una classe particolare di ormoni, quelli steroidei, non interagisce con recettori proteici posti sulla membrana plasmatica. Una volta raggiunti gli endoteli, continui o fenestrati, essi trapassano facilmente i sistemi di membrana grazie alla loro solubilità. Pertanto, queste molecole possono entrare nelle varie cellule, diffondere nel citoplasma e fuoriuscire, rientrando nel sangue più o meno velocemente.

Tuttavia, alcune cellule posseggono in misura esclusiva una sorta di struttura concentrante gli ormoni steroidei a livello del reticolo endoplasmatico, impedendo così la dispersione intracellulare dell’ormone e la sua inevitabile diffusione all’esterno della cellula. Questi recettori risultano stereospecifici per le varie classi di ormoni steroidei. Ogni cellula bersaglio ne può possedere circa 20.000-40.000.

Valutata la loro stereo-specificità, ne scaturisce che tutte le cellule sono permeabili ai vari ormoni steroidei, ma soltanto particolari cellule bersaglio, dotate del recettore opportuno, riescono a trattenere l’ormone steroideo specifico. Il grosso vantaggio di questo meccanismo consiste nel fatto che l’interazione tra ormone e recettore viene così a realizzarsi nel citoplasma, un microambiente assai più semplificato di quello che normalmente esiste all’esterno della cellula, dove il numero dei segnali è altissimo, e dove si realizza costantemente la necessità di controllare l’accesso alla cellula di un elevato numero di molecole.

Fig. XI. 1 - Meccanismo d’azione degli ormoni steroidei sulla cellula bersaglio. L’ormone, dopo essersi legato ai recettori citoplasmatici, si attiva, entra nel nucleo dove induce la trascrizione di mRNA che passa nel citoplasma dove viene organizzato in poliribosomi che assicurano così la sintesi proteica.

Una volta costituitosi il legame ormone steroideo-recettore, questo complesso migra velocemente nello spessore del bilayer dei sistemi di membrana cellulari interni, raggiunge il nucleo e vi penetra. Al momento attuale non sappiamo attraverso quale via questo complesso possa entrare e concentrarsi nel nucleo, tuttavia sappiamo che ciò si realizza, e in tempi brevissimi.

Quest’azione regolatrice diretta sull’espressione genica costituisce il punto chiave dell’azione finale degli ormoni steroidei su cellule bersaglio. Questo meccanismo a doppio stadio, dato dall’interazione ormone-recettore citoplasmatico e dal successivo trasporto endonucleare del complesso ormone-recettore, è ben documentato per gli estrogeni, ma può essere ritenuto valido anche per altre classi di steroidi.

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