Gli ibridi derivati dall’incrocio di due soggetti
che differiscono per una coppia di alleli, possono presentare uno solo dei due
caratteri, che è quello dominante, mentre l’altro è detto recessivo.
Per
cui, se in un soggetto sono presenti due caratteri opposti, e uno eclissa
totalmente l’altro, l’influenza del carattere eclissato potrà
esteriorizzarsi solo quando si verificheranno le condizioni opportune, cioè
un suo stato omozigote. In questo modo si spiega come certi caratteri possano
mancare in una o più generazioni successive.
Prendiamo due genitori, uno dei quali possiede un
carattere dominante. Se incrociamo fra loro due individui che differiscono per
un solo carattere, alla prima generazione si ottengono ibridi tutti uguali,
otteniamo, cioè, un’uniformità degli ibridi. Inoltre, poiché ogni
carattere è regolato da una coppia di fattori, detti alleli, che in questo
caso sono tra loro antagonisti, l’allele dominante prevale su quello
recessivo. Questo comportamento è caratteristico della dominanza completa. È
possibile pertanto dedurre l’esistenza di caratteri
dominanti e di caratteri
recessivi.
Talvolta, però, a carico della
prima generazione si ottengono individui con caratteri che sono intermedi
rispetto a quelli dei capostipiti. Esiste, pertanto, anche una dominanza
incompleta, che è un corollario della prima legge.