Lessico


Flavio Biondo

Lapide di Flavio Biondo in Santa Maria in Aracoeli - Roma

Biondo - Blondus, Blondus Foroliviensis - ha dato luogo al nome Flavio = Flavus, cioè biondo. Storico e umanista italiano (Forum Livii Forlì 1392 - Roma 1463). Nel 1433 fu chiamato da papa Eugenio IV alla carica di notaio della Camera apostolica; dal 1434 fino alla morte fu segretario apostolico. Introdusse negli studi storici un nuovo spirito critico, utilizzando nelle sue ricerche i risultati delle conoscenze archeologiche, epigrafiche e geografiche; fu inoltre il primo tra gli umanisti ad avere il senso dell'importanza del Medioevo. Le sue opere maggiori sono: le Historiarum ab inclinatione Romanorum decades, una storia del Medioevo dal 412 al 1441, che ebbe grande diffusione anche fuori d'Italia; l'Italia illustrata, primo manuale di geografia storica dell'Italia; la Roma instaurata, ricostruzione della topografia antica della città; la Roma triumphans, trattazione delle istituzioni pubbliche e private di Roma antica.

Enciclopedia De Agostini

Flavio Biondo (in latino Flavius Blondus) (Forlì 1392 - Roma, 4 giugno 1463), è stato uno storico e umanista del Medioevo italiano. Fu il primo a coniare il termine Medio Evo e uno dei primi a occuparsi degli studi antiquari, precursori dell'archeologia.

Nato nel 1392 nella città di Forlì, in Romagna, ebbe un'ottima istruzione fin da giovanissimo. Si spostò a Roma nel 1433 dove venne nominato alla segreteria papale nel 1444 e dove iniziò la sua attività di scrittore. Fu segretario di Papa Eugenio IV, Niccolò V, Callisto III e Pio II (Piccolomini). Fu autore di tre enciclopedie che sono alla base di tutte le opere successive sulle antichità romane.

Biondo pubblicò tre guide documentate e sistematiche alle rovine dell'antica Roma, che gli diedero la fama di essere il primo degli archeologi. Ai suoi tempi si era in gran parte persa a Roma la memoria dell'identità degli antichi edifici di cui ancora emergevano le rovine. Quando nel 1430 Poggio Bracciolini scalò il Campidoglio vide intorno soltanto distese di campi abbandonati: il Foro Romano era abitato dai maiali e cresceva liberamente la vegetazione. Flavio Biondo e i suoi colleghi umanisti, come Leon Battista Alberti, cominciarono a occuparsi dell'architettura, della topografia e della storia di Roma antica, sia documentandosi sulle fonti degli autori classici, sia esplorando ed esaminando i resti antichi.

Il primo lavoro di Biondo, pubblicato in tre volumi tra il 1444 e il 1446, fu il De Roma instaurata ("Roma restaurata"), una ricostruzione della topografia romana antica basata sui resti allora visibili, che fornisce anche una lista di chiese e cappelle. Nel 1459 pubblicò quindi il popolare De Roma triumphante ("I trionfi di Roma"), che narra la storia della Roma pagana come modello per le attività di governo e militari contemporanee. Il libro ebbe grande influenza nel fare rivivere ai Romani il patriottismo e il rispetto per la Roma antica e nel presentare il papato come la continuazione dell'Impero Romano.

I più importanti lavori di Biondo in campo storico furono l'Italia illustrata, scritto tra il 1448 e il 1458 e pubblicato nel 1474, e l'Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades ("Le decadi storiche dal declino dell'impero romano"), scritto tra il 1439 e il 1453 e pubblicato il 1483.

L'Italia illustrata è un libro di geografia, basata sui viaggi personali dell'autore, e di storia delle allora diciotto province italiane. La storia inizia con la Repubblica Romana e l'Impero Romano, attraversa 400 anni di invasioni barbariche e propone un'analisi di Carlo Magno e degli imperatori del Sacro Romano Impero successivi.

La maggiore opera di Biondo fu l'Historiarum, in ben 32 libri, una storia dell'Europa dalla prima presa di Roma nel 410 all'epoca dell'autore, nel 1442. L'opera utilizza solo fonti primarie e accertate e introduce il concetto di Medio Evo, che copre l'intero periodo dalla caduta dell'impero romano fino ai tempi dell'autore.

Egli si oppose alla teoria di Leonardo Bruni secondo la quale il latino subì dal proprio interno corruzioni e mutazioni che portarono alla nascita del volgare; sostenne invece che la causa fu l'aggressione esterna dei popoli longobardi. Gli studi moderni di linguistica hanno però smentito la sua teoria e accreditato quella del Bruni.

Flavio Biondo

Flavio Biondo (Latin Flavius Blondus) (1392 – June 4, 1463) was an Italian Renaissance humanist historian. He was the historian who coined the term Middle Ages and is known as one of the first archaeologists.

Born in the capital city of Forlì, in the Romagna region, Flavio was well schooled from an early age, studying under Ballistario of Cremona. During a brief stay in Milan, he discovered and transcribed the unique manuscript of Cicero's dialogue Brutus. He moved to Rome in 1433 where he began work on his writing career; he was appointed secretary to the Cancelleria under Eugene IV in 1444 and accompanied Eugene in his exile, in Ferrara and Florence. After his patron's death, Flavio was employed by his papal successors, Nicholas V, Callixtus III and the great humanist Pius II.

Flavio published three encyclopedic works that were systematic and documented guides to the ruins and topography of ancient Rome, for which he has been called one of the first archaeologists; subsequent antiquaries and historians built on the foundations laid down by Flavio and by his older contemporary, Poggio Bracciolini.

At the time the ruins of ancient Rome were overgrown and unexplored. When in 1430 Bracciolini climbed the Capitol he saw only deserted fields. The Forum, buried in eroded topsoil, was grazed by cows — the Campo Vaccino —  and pigs rooted in its unweeded vegetation. Flavio and fellow humanists like Leone Battista Alberti began to explore and document the architecture, topography and history of Rome, and in the process revived a vision of Rome's former glory.

Flavio's first work was De Roma instaurata (Rome Restored, 3 vols, 1444-1446), a reconstruction of ancient Roman topography. It was and remains a highly influential humanist vision of restoring Rome to its previous heights of grandeur by recreating what Rome used to look like based on the ruins which remained. This work was the first systematic and well documented guide to the ruins of Rome, or indeed any ancient ruins, and he has thus been called one of the first archaeologists.

The second was the highly popular De Roma triumphante (Rome Triumphant, 1459) about pagan Rome as a model for contemporary governmental and military reforms. The book was highly influential in reviving Roman patriotism and respect for ancient Rome, while presenting the papacy as a continuation of the Roman Empire.

Biondo's greatest works were Italia illustrata (Italy Illuminated, written between 1448 and 1458, published 1474) and the Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades (Decades of History from the Deterioration of the Roman Empire, written from 1439 to 1453, published in 1483).

The Italia illustrata (1474) is a geography, based on the author's personal travels, and history of eighteen Italian provinces. Unlike medieval geographers, whose focus was regional, Biondo, taking Strabo for his model, reinstated the idea of Italy to include the whole of the peninsula. Through topography, he intended to link Antiquity with modern times, with descriptions of each location, the etymology of its toponym and its changes through time, with a synopsis of important events connected with each location. This first historical geography starts with the Roman Republic and Empire, through 400 years of barbarian invasions and an analysis of Charlemagne and later Holy Roman Emperors. He gives an excellent description of the humanist revival and restoration of the classics during the first half of the fifteenth century.

Flavio's greatest work is the Historiarum ab Inclinatione Romanorum Imperii (Venice, 1483), a history of Europe in three "decades" and the start of a fourth, of thirty-two books from the plunder of Rome in 410 by Athanaric, to then current-day Italy in 1442. Using only the most reliable and primary sources, it was highly influential in furthering the chronological notion of a Middle Age that lay between the fall of Rome and Flavio's own time. It is the first work in which the term Middle Age is used; earlier Leonardo Bruni was the first to conceptualize the concept of a three-tiered history in his History of the Florentine People and a century earlier the concept of a Dark Ages had been laid out by Petrarch.