Lessico
Strigiformi
In greco stríx, in latino strix = uccello notturno di cattivo auspicio, gufo, barbagianni. Gli Strigiformi costituiscono un ordine di Uccelli comunemente indicati come rapaci notturni. Hanno una grossa testa con due occhi molto sviluppati, posti in posizione frontale anziché laterale, e circondati da dischi concentrici di penne, detti dischi facciali.
Il becco, piuttosto breve, è molto robusto e adunco, recante alla base numerose vibrisse; le zampe hanno quattro dita, tre rivolte in avanti e una all'indietro, tutte munite di robuste unghie ricurve; morbidissimo e denso è il piumaggio.
Gli Strigiformi conducono un'esistenza notturna, cacciando con volo silenzioso soprattutto micromammiferi, roditori e insettivori, che localizzano tramite l'udito finissimo piuttosto che con la vista; di qui la loro notevole utilità per l'economia umana. Le parti indigeribili della preda vengono rigettate sotto forma di ammassi compatti, cilindrici o tondeggianti, detti borre. Nidificano nel cavo degli alberi, nelle rientranze dei muri, in cunicoli sotterranei. Dalle loro uova nascono dei piccoli uniformemente ricoperti da un soffice piumino. Vengono suddivisi nelle famiglie Strigidi e Titonidi.
Assiolo
Otus scops
Johann
Friedrich Naumann (1780-1857)
Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas - 1905
Assiolo proviene dal diminutivo del latino axio/axionis che in Plinio identifica il gufo, anch'esso uno Strigiforme. Quindi etimologicamente parlando l'assiolo sarebbe un gufetto.
L'Assiolo è un uccello strigiforme appartenente alla famiglia Strigidi. È un rapace notturno di dimensioni ridottissime (ca. 20 cm di lunghezza), con piumaggio sul grigio-marrone e striature più scure, coda breve e ali molto sviluppate, cornetti sopraoculari generalmente poco evidenti. Il becco, assai curvo, è breve e ricoperto in gran parte dalle penne. Gli occhi, di notevoli dimensioni, sono di un giallo vivo.
L'assiolo presenta un'ampia area di distribuzione comprendente l'Europa centro-meridionale, il Medio Oriente, l'Africa settentrionale. Conduce vita notturna, nutrendosi di piccole prede quali topolini, uccelletti e, soprattutto, insetti.
Il suo richiamo, assai caratteristico, ha ispirato l'altra denominazione che gli viene comunemente attribuita: chiù. Le uova, in numero di 5-6, vengono deposte, in primavera, negli incavi dei tronchi, nelle cavità delle rocce e in nidi abbandonati di altri uccelli.
Civetta
Athene noctua
Johann
Friedrich Naumann (1780-1857)
Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas - 1905
Il termine civetta forse proviene dal francese chouette con cambio di suffisso, dal gallico cavannus, civetta. Forse si tratta di un vocabolo di origine onomatopeica. Infatti in greco la civetta veniva comunemente detta glaúkë oppure glaúx, termini ambedue derivati forse da glaukós = glauco, ceruleo, grigioazzurro, scintillante.
La civetta è un uccello Strigiforme della famiglia Strigidi. Attributo e simbolo di Atena nella religione greca (Glaukôpis, sguardo da civetta, era l'epiteto di Atena, composto da glaùx, civetta e øps, sguardo), è tuttora un uccello sacro: nelle credenze folcloristiche il suo verso notturno è considerato un cattivo presagio e tuttavia, per l'ambivalenza del sacro, talvolta (per esempio in Calabria) si considera fortunata la casa su cui si posa una civetta. Nella caccia è usata come richiamo delle allodole, appollaiata su una lunga pertica e posta a tiro del cacciatore appostato in un capanno.
La civetta, lunga ca. 20 cm, si riconosce per il corpo tondeggiante, la testa di notevoli dimensioni, appiattita, con grandi occhi gialli, becco corto e curvo. Le ali sono brevi e arrotondate, le dita munite di robuste unghie adunche. Il piumaggio, morbido e abbondante, è bruno scuro nelle parti superiori del corpo, con barre e macchie chiare; inferiormente tende al bianco, con strisce brune.
Essenzialmente notturna, si ciba di piccoli mammiferi, uccelli, rettili, insetti; nidifica nel cavo degli alberi e sovente si rifugia nelle costruzioni in rovina, nelle soffitte, nei pertugi di ogni tipo. La voce inconfondibile della civetta, ora simile a un lamento, ora a un abbaiare sonoro, si ode con particolare frequenza, durante la notte, nella stagione degli amori. Vive in Europa e parte dell'Asia.
Henry Dresser
Civetta
nana
Glaucidium passerinum
Johann
Friedrich Naumann (1780-1857)
Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas - 1905
Di minori dimensioni dell'Athene noctua è la civetta nana, lunga ca. 15 cm, dalla testa relativamente più piccola, con occhi anch'essi piccoli e coda spesso tenuta caratteristicamente rivolta verso l'alto.
Caccia gli uccelli più frequentemente che non la civetta comune, soprattutto piccoli uccelli come cince e pettirossi, ma riesce anche a predare specie delle sue stesse dimensioni, come ad esempio il Tordo bottaccio. Nidifica nelle cavità degli alberi, spesso occupando vecchi nidi abbandonati di picchio nero.
Talvolta di giorno, quando riposa su un ramo, viene disturbata da gruppi di cince, codibugnoli, regoli e pettirossi, sue potenziali prede, che, forti del numero e alla luce del sole, acquistano coraggio e cercano di scacciarla. Frequenta soprattutto le foreste di conifere, sui rilievi, ed è presente in Europa e in Asia.
Henry Dresser
Civetta
capogrosso
Aegolius funereus
Henry Dresser
Rapace notturno silenziosissimo, la civetta capogrosso - così chiamata per le maggiori dimensioni della testa, arrotondata e con ampi dischi facciali - è lunga ca. 25 cm e vive nelle cavità delle piante di solito lasciate libere dal picchio nero, in foreste di conifere o d'abeti, cacciando piccoli mammiferi e uccelli, ma non disdegnando gli insetti. Ha abitudini stanziali ed è territoriale. L'attività notturna di questo rapace, lo rende di difficile osservazione.
Chouette
de Tengmalm
Oiseaux -
Strigiformes - Strigidés
Ordre Strigiformes
Famille Strigidés
Nom scientifique - Aegolius funereus
Synonymes
- nyctale boréale, Ruigpootuil (Neerl), Rauhfusskauz (Alle), Civetta
capogrosso (Ital), Lechuza de Tengmalm (Espa), Tengmalm's Owl (Angl), Pärluggla
(Sued), Mokhnonogy Sych (Russ)
Biométrie
Taille 24 à 26 cm
Envergure 52 à 58 cm
Poids - Femelle 120 à 210 g - Mâle
90 à 120 g
Longévité 8 ans
Distribution - Espèce présente en France à l'état sauvage.
Statut - nicheur sédentaire. Espèce protégée
Identification
La chouette de Tengmalm, parfois nommée Nyctale de Tengmalm est un petit strigidé à grande tête. La calotte brun foncé est marquée d'une multitude de petites taches d'intensité variable et soulignée par un V blanc placé entre les yeux. Les disques faciaux sont blancs. Les iris jaunes cerclés de noir lui donnent une expression étonnée très caractéristique. Le dessus d'un brun plus soutenu que celui de la chevêche d'Athéna est recouvert de taches blanches alignées sur les couvertures sus-alaires. Le dessous beige roussâtre, plus ou moins barré est plus clair sur le ventre que sur la poitrine. Au sortir du nid, le plumage du juvénile est entièrement brun chocolat, développant progressivement les motifs de l'adulte. Comme de nombreux rapaces nocturnes, elle est difficile à observer.
Chant
Son extrait des CD "Tous les Oiseaux d'Europe" de Jean C. Roché avec l'aimable autorisation de Sittelle et du CEBA. La Chouette de Tengmalm chuinte, hioque, hole, hue, ulule, hulule. Son cri usuel est un pou-pou-pou-pou doux et répétitif. Les strophes durent de 1 à 5 secondes et peuvent contenir jusqu'à 25 syllabes. Ce cri peut être perçu jusqu'à 2 kilomètres.
Habitat
Elle affectionne particulièrement les forêts d'épicéas mais elle est aussi commune dans les boisements mixtes de pins, de bouleaux et de peupliers où les conifères sont dominants. Elle peut adopter de très jeunes plantations et des boisements secondaires pourvus en nichoirs. La chouette de Tengmalm est présente dans les forêts de montagne du nord de la taïga.
Comportements
La plupart de ces oiseaux sont sédentaires. Cependant, quelques dispersements exceptionnels peuvent intervenir, notamment en cas de manque de nourriture. Elle est surtout nocturne. Assez discrète, elle se perche rarement à découvert. Elle préfère rester sous la voûte du feuillage, utilisant des perchoirs très dissimulés.
Vol
Contrairement à celui de la chouette chevêche, son vol est rapide et direct, avec des rapides battements alternant avec des planés brefs.
Nidification
Le nid est placé dans un trou d'arbre, souvent une ancienne loge de pic noir. Elle apprécie également les nichoirs artificiels. La ponte est constituée de 3 à 7 oeufs qui sont couvés en moyenne entre 25 et 32 jours. Les jeunes chouettes prennent leur envol au bout de 4 à 5 semaines.
Régime
Son régime est constitué principalement de petits mammifères. Elle capture surtout des petits campagnols, mais tue aussi des souris, des musaraignes et des petits oiseaux. Sa technique de chasse est fort simple : elle se poste à l'affût sur des perchoirs en forêt et profite de l'effet de surprise pour capturer sa proie.
Protection / Menaces
Menacée à la suite de la disparition et de la modification des habitats (exploitations forestières, réboisement) et des dérangements dans les lieux de nidification dus notamment au développement des infrastructures touristiques et sportives.
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