Lessico


Lu Dongbing

Lu Dongbing è un nome di cortesia. Il suo vero nome era Lu Yan, nonostante chiamasse se stesso Chunyang Zi (Il maestro completamente yang). I taoisti lo conoscono come Lu zu, Il Lu originario. Appartiene agli Otto Immortali, divinità popolari della religione cinese.

Lo Shanxi occupa una posizione fondamentale nella storia del Taoismo cinese ed è anche la patria di molti personaggi delle leggende taoiste, il più famoso dei quali è Lu Dongbing, nativo di Ruicheng (a seconda delle fonti nel 755/796/798) nel sud dello Shanxi.

Secondo la leggenda, costui apparteneva a una famiglia di funzionari, e da giovane si dette a fondo agli studi per superare gli esami governativi nazionali. Amando viaggiare, incontrò per caso l'anacoreta Zhong Liquan, e dopo i suoi insegnamenti decise di abbandonare le ambizioni di carriera e ricchezza, dandosi alla dottrina taoista e guarendo la popolazione.

Egli viaggiò in tutto il paese, raggiungendo i monti Lushan e Jiufengshan nel sud ed i monti dello Shanxi, vivendo poi in solitudine fino alla fine dei suoi giorni. Durante le dinastie Jin e Yuan, il taoismo Quanzhen si diffuse ampiamente, considerando Lu Dongbing come padre fondatore, a cui vennero eretti templi commemorativi in tutto il paese. Per il mistero legato alla sua vita, questi venne a poco a poco considerato un immortale.

Lu Dongbing con lo scacciamosche

Otto Immortali

Divinità popolari della religione cinese. Si suppone vivano a Penglai Shan, il paradiso situato su una mitica isola a est della Cina, e che essi soli possano attraversare l'"acqua debole" che la circonda e che non sostiene navi. Nati mortali, la leggenda narra che diventarono immortali grazie ai riti del taoismo.

Essi sono: 1) Zhongli Quan, eremita con un ventaglio di piume; 2) Zhangguo Lao, anziano che cavalca un asino bianco e regge un cavallo di carta; 3) Lu Dongbing, che impugna la spada e talora lo scacciamosche; 4) Cao Guojiu, cortigiano che reca con sé una tavoletta per scrivere; 5) Li Tieguai, sciancato con una stampella di ferro e un contenitore per medicine; 6) Han Xiangzi, che porta un cesto di fiori; 7) Lan Caihe, ermafrodito col liuto; 8) He Xiangu, fanciulla che ha in mano un fiore di loto. La storia degli Otto immortali che viaggiano insieme sul mare da Penglai Shan è una delle preferite dell'opera cinese.

Yin e Yang

Termini utilizzati dalla filosofia cinese, e in particolare dal taoismo, per indicare le due forze metafisiche supreme che, opposte e complementari l'una all'altra, determinano, con il loro alternarsi ciclico, l'origine dell'universo e l'equilibrio vitale: il tempo è infatti concepito come un'azione di trasformazione che, segnata dal mutamento di ogni cosa nel suo opposto, rende visibile la presenza dello yin, energia femminile, oscura e passiva, e dello yang, energia maschile, luminosa e attiva.

Taoismo

Taoismo proviene da tao = via, retto cammino. È l'insieme delle dottrine filosofiche e religiose che, in concorrenza con il confucianesimo, ebbero origine intorno al VI-V secolo aC in Cina. La religione taoista è nata nella provincia dello Shanxi. A differenza di Buddismo, Islamismo e Cristianesimo entrati dall'esterno in Cina, il Taoismo è l'unica religione di origine totalmente cinese. Anche se influenzata dal Buddismo durante il suo sviluppo, la sua concezione basilare è legata alla cultura tradizionale cinese.

Agli inizi ha assorbito molti contenuti del Confucianesimo mutato del tempo della dinastia Han, ossia lo Yin e Yang e i Cinque elementi, presentando quindi tipici colori nazionali. Il Taoismo è nato alla fine della dinastia Han orientale, e all'inizio era suddiviso in due fazioni, ossia lo Wudoumi, che significa letteralmente delle "Cinque staia di riso" e il Taipingdao, che significa la "Via della pace", entrambe nate nella pratica di lotta delle rivolte contadine. Quindi all'inizio il Taoismo religioso era diffuso soprattutto al livello popolare più basso, collegato all'opposizione dei contadini allo sfruttamento feudale, diventando anche una forza spirituale della loro lotta.

La scuola Wudoumi, chiamata anche "del maestro celeste", fu creata e sviluppata da Zhang Ling e Zhang Heng, padre e figlio, e considera come massima divinità Laozi, il fondatore del taoismo filosofico, e il suo "Classico della via e della virtù" come testo base. I due fondatori dicevano di essere stati incaricati da Laozi stesso di predicare la dottrina, e furono attivi soprattutto nel nord-est del Sichuan e nel sud dello Shaanxi.

La scuola Taipingdao venne fondata da Zhang Jiao, che chiamò se stesso "Cielo giallo", con centinaia di migliaia di seguaci diffusi in tutta la Cina. Nell'anno 184 la setta attivò la "Rivolta dei berretti gialli" volta a rovesciare la dinastia Han, cosiddetta perché gli insorti portavano in capo berretti gialli, agendo in coordinamento con l'insurrezione. Il nipote di Zhang Ling, il fondatore della setta delle Cinque staia di riso, Zhang Lu, fondò anche un governo teocratico locale ad Hanzhong, reggendolo per quasi 30 anni.

Dopo il fallimento della rivolta dei berretti gialli, il Taipingdao scomparve e in seguito le forze di Zhang Lu si trasferirono a nord, promovendo la diffusione della scuola nella Cina settentrionale.

Lo Shanxi sotto il dominio dei Wei settentrionali fu il centro della scuola taoista del maestro celeste, quindi la cultura taoista locale raggiunse al tempo il culmine del suo sviluppo storico.

Il fondatore del Taoismo del maestro celeste nel nord si chiamava Kou Qianzhi, e apparteneva a una famiglia molto prestigiosa. Egli fu molto stimato dall'imperatore Wei Taiwu, ottenendo anche il titolo di "Maestro di Stato", partecipando alle discussioni degli affari statali e militari. Con il forte sostegno dell'imperatore, iniziò il rinnovamento su vasta scala del Taoismo, grazie al quale la cultura taoista del nord entrò nel periodo di massimo splendore.

Il nuovo taoismo di Kou Qianzhi costituisce una sintesi di Buddismo, Taoismo e Confucianesimo, con contenuti principali i principi etici confuciani e la disciplina buddista.

Dopo le dinastie Wei, Jin e del Sud e del Nord, a quelle Sui e Tang fino ai Song del nord, il taoismo continuò a svilupparsi col sostegno dei vari imperatori. In particolare dopo le ampie discussioni fra le tre religioni principali, ossia Buddismo, Taoismo e Confucianesimo, tenute al tempo delle dinastie Wei, Jin e del Sud e del Nord, la sua teoria si approfondì ulteriormente, assorbendo elementi delle altre due religioni, e originando una fusione fra le tre. Nel frattempo le scuole taoiste del sud e del nord vennero a stretto contatto, promovendo l'approfondimento della dottrina.

Al tempo dei Song meridionali, per le contraddizioni fra i Song al sud e le dinastie Jin e Yuan al nord, le contraddizioni nazionali si aggravarono. Nacquero fazioni anche nel Taoismo nel sud e nel nord del paese, le maggiori delle quali furono il Taoismo Quanzhen, fondato da Wang Chongyang nel nord e il Taoismo Zhengyi del sud, fondato da Zhang Yucai, che sottolineavano l' identità fra Buddismo, Confucianesimo e Taoismo.

Lo Shanxi occupa quindi una posizione fondamentale nella storia del Taoismo cinese ed è anche la patria di molti personaggi delle leggende taoiste, il più famoso dei quali è Lu Dongbing, nativo di Ruicheng, nel sud dello Shanxi.

Nel nord della Cina, a parte il famoso monte buddista di Wutaishan, spiccano i monti Wudangshan, famosa culla del taoismo, siti nella provincia del Hubei. Tuttavia nello Shanxi si trovano i cosiddetti monti Wudangshan del nord. Secondo la leggenda, il grande imperatore Zhenwu del Taoismo divenne "divinità del nord" proprio qui. Trovando che viaggiare era scomodo, volle scegliere un monte del posto come residenza del nord, ma trovò che quello scelto era troppo basso, allora lo tirò su con le mani, così il monte si allungò di più di 270 metri, risultando molto più alto dei monti attorno. Quindi l'imperatore tutto felice esclamò: ecco un altro Wudangshan!, da cui il nome del monte.