Lessico
Mnasea
In greco Mnaséas.
  Storico greco del III sec. aC di Patara in Licia, probabilmente scolaro di
  Eratostene; fu autore di alcune opere, di cui restano importanti frammenti
  soprattutto nei papiri di Ossirinco, sui miti e leggende d'Europa, d'Asia e di
  Libia .
  Il complesso della sua opera porta il titolo Períplous (o Periëgësis).
.
  Il complesso della sua opera porta il titolo Períplous (o Periëgësis).
Ecco il capitolo 46 del libro XVII de La natura degli animali di
  Eliano dove viene citato Mnasea: “Mnasea, nel suo trattato sull’Europa, parla di
  un tempio dedicato a Eracle [o Ercole
  dove viene citato Mnasea: “Mnasea, nel suo trattato sull’Europa, parla di
  un tempio dedicato a Eracle [o Ercole ]
  e a sua moglie [Ebe
]
  e a sua moglie [Ebe ,
  dea della giovinezza], che una tradizione poetica afferma che fosse figlia di
  Era
,
  dea della giovinezza], che una tradizione poetica afferma che fosse figlia di
  Era .
  Nel recinto di questo tempio vengono allevati, egli dice, molti uccelli
  domestici, e precisamente galli e galline. Convivono in gruppi secondo il
  sesso e sono nutriti separatamente, a spese pubbliche, perché considerati
  sacri alle suddette divinità. Le galline vivono nel tempio di Ebe, i galli
  invece in quello di Eracle. Nel mezzo scorre un canale di limpide acque
  perenni, che impedisce alle galline di introdursi nel tempio di Eracle. Ma i
  maschi, nella stagione degli amori, oltrepassano a volo quel canale, e dopo
  aver coperto le femmine, tornano di nuovo alle loro abituali dimore, presso il
  dio oggetto del loro culto, purificati da quell’acqua che separa i due
  sessi. Come primo risultato degli accoppiamenti nascono, ovviamente, le uova;
  quando poi le chiocce le hanno covate e ne hanno estratto i pulcini, i galli
  prendono con sé i figli maschi e li allevano per proprio conto. Invece
  compito delle galline è allevare le femmine.” (traduzione di Francesco
  Maspero)
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  Nel recinto di questo tempio vengono allevati, egli dice, molti uccelli
  domestici, e precisamente galli e galline. Convivono in gruppi secondo il
  sesso e sono nutriti separatamente, a spese pubbliche, perché considerati
  sacri alle suddette divinità. Le galline vivono nel tempio di Ebe, i galli
  invece in quello di Eracle. Nel mezzo scorre un canale di limpide acque
  perenni, che impedisce alle galline di introdursi nel tempio di Eracle. Ma i
  maschi, nella stagione degli amori, oltrepassano a volo quel canale, e dopo
  aver coperto le femmine, tornano di nuovo alle loro abituali dimore, presso il
  dio oggetto del loro culto, purificati da quell’acqua che separa i due
  sessi. Come primo risultato degli accoppiamenti nascono, ovviamente, le uova;
  quando poi le chiocce le hanno covate e ne hanno estratto i pulcini, i galli
  prendono con sé i figli maschi e li allevano per proprio conto. Invece
  compito delle galline è allevare le femmine.” (traduzione di Francesco
  Maspero)
Ossirinco

Antica località dell'Egitto, alla sinistra del Nilo, nei pressi di El Bahnasa (governatorato di Al Minya). In età saitica fu sede di uno stabilimento commerciale siriano, come testimoniano i ritrovamenti di papiri aramaici. Della città faraonica quasi nulla rimane, mentre sono stati trovati imponenti resti della città greco-romana e di quella copta: un teatro romano, resti architettonici copti con belle decorazioni e soprattutto papiri (particolarmente importanti quelli letterari greci), rinvenuti dalla missione inglese di Grenfell e Hunt. La loro pubblicazione iniziò nel 1898 con un volume edito da Grenfell e Hunt, contenente 6 papiri cristiani, di cui il primo, particolarmente importante, dei sec. II-III, recava un frammento dei Loghia Iesu (“Detti di Gesù”) brevi sentenze attribuite al Cristo e raccolte via via da vari scrittori. La raccolta dei papiri di Ossirico (pubblicati in una serie, ancora incompleta, di 52 volumi) si trova attualmente alla Biblioteca Bodleiana di Oxford.