Lessico
Bartolomeo Montagnana
Medico di origine veneta morto nel 1460, esercitò a Padova anche come insegnante presso la locale e prestigiosa Università di medicina, dove dai documenti risulta professore dal 1422 al 1441.
La sua opera Consilia, stampata nei primi decenni del secolo successivo, è molto conosciuta e apprezzata. Viene anche ricordato per l’attività di chirurgo ed esperto di anatomia: si dice che abbia eseguito personalmente quattordici dissezioni complete. Trattandosi di uno studioso quattrocentesco, i suoi interessi botanici sono strettamente legati alla sua attività di medico nella preparazione dei medicamenti che provenivano per la maggior parte dal mondo vegetale.
Il
prestigio dei Consilia Montagnane durerà per alcuni secoli e molti
saranno gli autori di medicina che attingeranno alle sue informazioni
scientifiche e alla struttura del libro, organizzato sapientemente nella
discussione di 305 casi clinici comprendenti tutta la materia medica
conosciuta, chirurgia e anatomia comprese. Il testo conservato presso la
Bibliotheca Antiqua Aboca è di gran pregio per essere un’edizione del 1525,
per l’impostazione grafica, per i caratteri usati di sapore medioevale e
gotico, per gli splendidi capilettera floreali; ma soprattutto è impreziosito
dalle numerosissime note antiche a penna che affiancano i vari argomenti.
Aiutati nella difficoltosa lettura dalle antiche note manoscritte, notiamo che
il consilium primum dell’introduzione parla di un argomento caro agli
antichi che è quello della salubrità dell’aria, elemento importante per
conservare la sanità del corpo: ecco un pressante invito a "..odorare
frequenter " il legno dell’aloe [Aquilaria agallocha diffusa in
India e Aquilaria sinensis della Cina], la maggiorana,
il rosmarino, la salvia, il lauro e molte altre piante aromatiche. Per quanto
riguarda l’analisi del contenuto, notiamo che la dettagliata tabula
riassuntiva è impostata per patologie. Portiamo degli esempi. Nell’ambito
della neurologia alla voce de aegritudinibus nervorum leggeremo
paragrafi dedicati a "de impotentia motus, de tremore capitis, de stupore
iuncturarum, de stupore membrorum". Si tratta di otorinolaringoiatria
alla voce de aegritudinibus aurium: con modernità l’argomento
affrontato è "de sonitu et sibilo aurium"; siamo nella ginecologia
con la voce de aegritudinibus mammillarum dove si affrontano importanti
malattie come "de cancro in mammilla, de dolore". Dopo un tractatus
de balneis del territorio padovano e un trattatello sulla composizione e
le dosi dei medicinali, l’antidotarium chiude il libro con tutte le
forme farmaceutiche conosciute. Allegato anche un breve Tractatus de
theriaca a Francisco Caballo editus.
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