Lessico


Otarda comune - Otis tarda
Gallina prataiola - Otis tetrax

Otarda comune - Otis tarda

Otarda maschio di Eleazar Albin
Storia naturale degli uccelli - Umberto Allemandi & C., 1992

Dal francese outarde, che risale al latino avis tarda, cioè uccello lento. Si tratta di un Gruiforme appartenente alla famiglia Otididi, che a prima vista rammenta grossi Galliformi, per esempio le tacchine, anche se in realtà è un Gruiforme abitatore delle steppe.

Otarda è il nome volgare di 23 specie di uccelli presenti in Europa, Africa, Asia e Australia. Le otarde sono massicce, hanno collo lungo, becco forte e lunghe zampe potenti, prive del dito posteriore.

Il piumaggio varia dal marrone al grigio, spesso con macchie o barre più scure. Una grande tasca boccale si apre sotto la lingua e si estende anteriormente sul collo; essa può essere gonfiata d'aria e venire così esibita durante il corteggiamento. La femmina depone da uno a cinque uova e accudisce la prole da sola. Le otarde sono uccelli onnivori.

L'otarda comune (Otis tarda) è uno dei più grandi uccelli atti al volo con un'apertura alare di 2,4 m e arriva a pesare fino a 18 kg. Un tempo il suo areale copriva una vasta parte dell'Europa, ma l'eccessiva pressione venatoria ne ha fatto un uccello raro. Volatore lento ma potente, di fronte al pericolo preferisce correre.

Gallina prataiola - Otis tetrax

La gallina prataiola (Otis o Tetrax tetrax) vive sulle coste del mar Mediterraneo. Il maschio presenta sul collo un vistoso disegno bianco e nero. Altre specie sono l'otarda di Kori (Ardeotis – o Choriotiskori), dell'Africa meridionale, come pure gli ubaropsidi (Houbaropsis) e i sifeotidi (Sypheotides) dell'India. Il maschio riproduttivo ha il dorso bruno macchiettato di nero ed il ventre bianco, con la testa grigia ed il collo nero bordato sopra e sotto di bianco. La femmina e i maschi non riproduttivi sono privi della caratteristica colorazione del collo e la femmina presenta il ventre più scuro del maschio.