Lessico
Marco
Perpenna
Marcus Ventus Perpenna
Viene riportato da Giulio Ossequente come Marcus Perpenna, il cui nome completo era Marcus Ventus Perpenna. Generale romano, console nel 92 aC con Caius Claudius Pulcher, morì nel 72 aC in Spagna, e precisamente a Osca, oggi Huesca, in Aragona. Pretore in Sicilia (82 aC), si schierò dalla parte di Mario.
Alla morte di Silla si unì a Lepido, ma nel 77, quando questi fu sconfitto, raggiunse in Spagna Sertorio con il rimanente dell'esercito e col tesoro. Nel 72, precipitata la situazione, cercò di salvarsi uccidendo Sertorio e rivelando a Pompeo i nomi di aristocratici compromessi nella rivolta, ma venne ucciso.
Questo Perpenna non va confuso con Marco Publio Perpenna, console nel 130 aC insieme ad Appio Claudio, riportato da Giulio Ossequente come Marcus Perperna. Forse Perperna e Perpenna erano equivalenti. Marco Publio Perpenna sconfisse e fece prigioniero Aristonico (figlio naturale di Eumene II re di Pergamo), che contendeva ai Romani il regno di Pergamo.
Durante il consolato del 130 aC avvennero i seguenti prodigi, come riferito da Giulio Ossequente in Liber prodigiorum cap. 28:
Reate mulus cum quinque pedibus natus. Romae in Graecostasi lacte pluit. Lupus et canis Hostiae pugnantes fulmine exanimatae. Grex ovium in Apulia uno ictu fulmine exanimatus. Praetor populi Romani fulmine exanimatus. Terracinae sereno navis velum fulmine in aqua deiectum, et impensas omnis quae ibi erant ignis absumpsit. Publius Crassus adversus Aristonicum dimicans occisus. Apollinis simulacrum lacrimavit per quadriduum. Vates portenderunt Graeciae fore exitium, unde deductum esset. Phrygia recepta Asia Attali testamento legata Romanis. Antiocho regi Syriae ingenti exercitu dimicanti hirundines in tabernaculo nidum fecerunt. Quo prodigio neglecto proelium commisit et a Parthis occisus est.