Lessico
Lorenzo
Rusio
Laurentius Rusius
Non esistono notizie sul luogo di nascita né su quello di morte. Le rispettive date sono 1288-1347. Esercitò l’arte veterinaria a Roma dopo il 1320, e dedicò il suo trattato - scritto intorno al 1340 - al suo protettore il cardinale Napoleone Orsini e fu al suo servizio ad Avignone. L’opera di Rusio porta diversi nomi, e pare di capire che fu scritta in un dialetto del XIV secolo. Un po' discrepante da quanto appena detto è la dedica presente nel frontespizio di questa edizione parigina del 1532.
Delprato, P.; Barbieri, L. [The Marshalry of Laurence Rusius in the dialect of the 14th century, published for the first time by Pietro del Prato, added with a Latin text edited by Luigi Barbieri]. La Mascalcia di Lorenzo Rusio, volgarizzamente del secolo XIV messo per la prima volta in luce; aggiuntovi il testo latino per cura de Luigi Barbieri. Bologna: Romagnoli, 1867-1870. 448; 339 p.(Collezione di opere inedite o rare; 1). (Title of vol. 2: Notizie storiche degli scrittori italiani di veterinaria).
Liber Marescalciae Equorum. [Speier, Johan and Conrad Hist, 1489] - A copy of the rare first edition of this most interesting work which for the most part treats of the diseases of horses. The beginning of the text is devoted to the subjects of selection, cross-breeding, breaking in, training, types of harness and bits, and conditioning to noise. The prefatory letter describes the author as a riding master in the service of Cardinal Napoleone Orsini at Avignon.
L’ouvrage a été écrit par Laurentius Rusius vers 1340 et il est dédié à son protecteur le cardinal Napoléon Orsini. Cet ouvrage a joui d'une popularité considérable pendant tout le seizième siècle, comme en témoignent les nombreuses éditions ayant vu le jour un peu partout en Europe pendant cette époque.
Cardinale (Roma ca. 1263 - Avignone 1342). Nipote di Niccolò III, nel 1288 fu creato cardinale diacono da Niccolò IV. Sino al papato di Bonifacio VIII fu, come il resto della famiglia, devoto al pontefice e alla Chiesa, ma quando si delineò il contrasto tra Bonifacio VIII e i Colonna, che erano sostenuti da Filippo il Bello, Orsini, scostandosi dall'atteggiamento tradizionale della famiglia, si trovò a capeggiare quel gruppo di cardinali contrari al dispotismo del pontefice. Nel Conclave di Perugia (1305) Orsini, contro il partito capeggiato dal cugino Matteo Rosso, fu a capo del partito francese e con l'inganno fece eleggere papa Clemente V, un fedele del re. Per quanto fedele al re di Francia, fu contrario all'esilio avignonese e si oppose nel 1316 all'elezione di Giovanni XXII. Molto discussa fu la sua legazione in Italia nel 1307 giacché venne in urto sia con Bologna sia con Firenze e finì col trovarsi nel 1308 alleato dei ghibellini e dei guelfi bianchi, il che gli procurò la revoca della legazione e il richiamo ad Avignone.