Lessico
San Martino ai Monti
Antichissima chiesa a pianta basilicale, a tre navate divise da 24 colonne antiche, fondata da papa Silvestro I († 335), al quale un presbitero di nome Equizio concesse un terreno; era inizialmente un grande oratorio in onore di tutti i martiri ignoti, cioè di coloro quorum nomina scit Omnipotens. A motivo della donazione, la chiesa fu chiamata in origine titulus Equitii e poiché sorgeva vicino alle Terme di Traiano, ebbe l'appellativo in Thermis.
La dedica a San Martino di Tours
arrivò nel 500 con la riedificazione della chiesa da parte di papa Simmaco
(† 514), che ne fece innalzare alquanto il livello, tanto che il primitivo
oratorio rimase sotterraneo; l'abside ancora oggi si raggiunge mediante una
lunga e stretta scala. Vi fu un restauro di Adriano I nel 772, ma Sergio II la
ricostruì nell'845 riutilizzando le colonne dell'antica basilica.
I restauri e le trasformazioni, che
la chiesa subì tra il 1637 e il 1676 e attribuiti a Filippo Gagliardi, non ne
hanno alterato la struttura originaria raggiungendo il massimo della
spettacolarità nella bellissima cripta. Nella sacrestia è conservata la
preziosa lampada votiva in lamina d'argento del V secolo, un tempo
ritenuta la tiara di san Silvestro I papa.
Aula del III secolo sottostante la basilica con frammenti romani e medievali
