Lessico
Tormentilla
Potentilla erecta
Si tratta della Potentilla erecta o Potentilla tormentilla, erba perenne della famiglia Rosacee, dotata di un grosso rizoma dal quale si sviluppano molti fusti esili, prostrato-ascendenti, lunghi fino a 40 cm con foglie trifogliate, munite di grandi stipole e fiori piccoli, gialli. Tutte le parti verdi sono ricoperte da peli grigiastri. Cresce nei boschi e nei pascoli dei monti dell’Eurasia. Nella medicina popolare era usato il rizoma, ricco di tannino, come astringente e antidiarroico.
Potentilla erecta
foto di Giuliano Salvai
La Cinquefoglia tormetilla (nome scientifico Potentilla erecta (L.) Raeuschel, 1797) è una piccola pianta di altezza media, dai fiori gialli a quattro petali, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Il genere di questa pianta (Potentilla) è abbastanza numeroso, 200 è più specie delle quali oltre una cinquantina sono spontanee dei nostri territori. La famiglia (Rosaceae) è una delle più importanti sia perché comprende fiori diffusissimi come le rose ma anche per il discreto numero di generi (alcune classificazioni elencano oltre 400 generi per diverse migliaia di specie). La specie di questa scheda appartiene alla sottofamiglia delle Rosoideae caratterizzata dall'avere l'ovario semi-infero (o supero) con molti carpelli, l'androceo perigino e i frutti di tipo achenio. All'interno del genere secondo il Fiori (Adriano Fiori, botanico italiano 1865–1950) la specie di questa scheda appartiene alla sezione Potentillastrum caratterizzata dall'avere i fiori gialli o biancastri, petali più lunghi del calice, numerosi stami e carpelli (le altre sezioni sono: Fragariastrum, Sibbaldia e Comarum).
È una pianta la cui morfologia dipende dall'altitudine che è piuttosto ampia (0 – 2400 m slm). Può presentarsi quindi sotto aspetti diversi: il fusto può essere eretto - patente o prostrato, la pelosità può essere scarsa o appressata, può essere variabile inoltre la statura, la lunghezza dei piccioli, dei peduncoli, delle stipole e dei petali. Un altro carattere incostante è la forma delle stipole e dei lobi fogliari. In qualche caso si è riscontrata anche una variabilità nel numero dei petali (da 3 a 6). Tutti questi caratteri comunque non permangono a lungo e le piante che li possiedono tendono a genere inseguito individui nella norma.
Il nome di questa pianta è nato grazie alle grandi virtù medicinali che le si attribuivano anticamente. Infatti il nome generico (Potentilla) deriva dal vocabolo latino potens (= piccola pianta con potenti proprietà curative) o portentum (= prodigiose possibilità sprigionate dalla pianta). Il nome specifico (erecta) deriva ovviamente dal portamento della pianta. Il primo a classificare questa pianta è stato il biologo e naturalista svedese Carl von Linné (1707–1778) con il nome di Tormentilla erecta nel 1753; in seguito è stata ripresa e ulteriormente studiata dal botanico Ernst Adolf Raeuschel (1772–1797) nel 1797 che ne ha anche cambiato il nome. I tedeschi chiamano questa pianta Tormentill oppure Blutwurz; i francesi la chiamano Potentille dressée oppure Tormentille; mentre gli inglesi la chiamano Tormentil.
Proprietà curative: secondo la medicina popolare questa pianta ha buone proprietà astringenti (limita la secrezione dei liquidi), ma si possono ottenere anche collutori per la pratica ginecologica. Altre proprietà indicate per questa pianta sono: odontalgica (attenua il dolore ai denti – probabilmente il nome comune “tormentilla” deriva da questa proprietà capace di attenuate il “tormento” del male dei denti), decongestionante (diminuisce l'apporto sanguigno in una data parte del corpo), antibiotica (blocca la generazione di microbi e batteri – utile per l'igiene orale), antidiarroica (calma la diarrea per mezzo sia di azioni astringenti che sedative dell'intestino), ipoglicemica (diminuisce il glucosio nel sangue), emostatica (blocca la fuoriuscita del sangue in caso di emorragia). Sembra inoltre che interferisca con l'assorbimento di ferro e altri minerali da parte del nostro corpo. Secondo alcuni testi la cura contro la diarrea e il mal di gola non sono stati dimostrati.
L'industria da questa pianta ricava alcuni prodotti per la cosmetica (saponi, deodoranti e creme varie), per la tintoria (coloranti dalle foglie, ma soprattutto dalle radici si ricava un bel colore rosso che viene usato come inchiostro – una volta si usava per tingere di rosso il cuoio), ma anche per la chimica vegetale (tannino).
Potentilla is the genus of typical cinquefoils, containing about 500 species of annual, biennial and perennial herbs in the rose family Rosaceae. They are generally Holarctic in distribution, though some may even be found in montane biomes of the New Guinea Highlands. Several other "cinquefoils" formerly included here are now separated in distinct genera. The origin the name "cinquefoil" is the French cinque feuilles ("five leaves") and ultimately the Latin cinquefolium (see also trefoil). Another common name for these plants, referring to the leaf shape just as "cinquefoil" does, is five-fingers. Some species are called tormentils, though this often is used as a shorthand for Common Tormentil (Potentilla erecta). Others are referred to as "barren strawberries", which may also refer to Potentilla sterilis in particular, or to the closely related but not congeneric Waldsteinia fragarioides.
The etymology of the New Latin term Potentilla is often believed to derive from Latin potentia ("power", "potency"), after some species' uses in folk medicine. But this appears to be a false cognate, as the term was not well-known for these plants before its establishment as a scientific name. Rather, the name seems to be based on a fusion of ancient names for these plants: Common Tormentil was known as tormentilla in Medieval Latin, derived from early Spanish – literally "a little torment", meaning pain that while not debilitating is unpleasant and persistent (such as a belly ache, against which Potentilla erecta was used). The change from initial "t" to "p" seems to have been influenced by terms such as poterium – Latin for the related burnets (Sanguisorba) –, or propedila and similar words used for the Creeping Cinquefoil (Potentilla reptans) in the now-extinct Dacian language, as attested in Latin herbals.
Typical cinquefoils look most similar to the strawberries, but differ in usually having dry, inedible fruit (hence the name "barren strawberry" for some species). Many cinquefoil species have leaves divided into five leaflets arranged palmately like the fingers of a hand. Some species, such as the Barren Strawberry, have just three leaflets, and others (e.g. P. anserina) up to 15 or more leaflets arranged pinnately. The flowers are usually yellow, but may be white, pinkish or even red; the accessory fruit are usually dry but may be fleshy and strawberry-like, while the actual seeds – each one technically a single fruit – are tiny nuts.
Cinquefoils are a prominent part of many ecosystems. In the United Kingdom alone, Common Tormentil (Potentilla erecta) together with Purple Moor Grass (Molinia caerulea) defines many grassy mires, and grows abundantly in the typical deciduous forest rich in Downy Birch (Betula pubescens) Common Wood-sorrel (Oxalis acetosella) and Sessile Oak (Quercus petraea). In upland pastures on calcareous soil it typically accompanies Common Bent (Agrostis capillaris), Sheep's Fescue (Festuca ovina) and Mother-of-Thyme (Thymus praecox). The boggy heathlands of southern Britain dominated by Bristle Bent (A. curtisii) and Western Gorse (Ulex gallii) as well as those on The Lizard peninsula, characterized by Cornish Heath (Erica vagans) and Black Bog-rush (Schoenus nigricans), are also usually inhabited by the Common Tormentil. But it is most commonly seen in regions dominated by Common Heather (Calluna vulgaris) – be it the common lowland heaths rich in Bell Heather (Erica cinerea), maritime heath where Spring Squill (Scilla verna) grows in abundance, the submontane heaths of the north dominated by the peat moss Sphagnum capillifolium and Bilberry (Vaccinium myrtillus), or montane heathlands of Scotland with plentiful Alpine Juniper (Juniperus communis ssp. alpina).