Lessico
Umbri
Gli Umbri furono un popolo che si ritiene giunto in Italia nel II millennio aC e che si sovrappose a quelli già presenti (in Umbria la presenza dell'uomo è attestata sin dal primo Paleolitico). Parlavano una lingua indoeuropea, l'umbro, scritta con alfabeto proprio di derivazione greco-occidentale, non molto dissimile dagli altri alfabeti italici. Occuparono un'area che in epoca classica si estendeva dall'alta e media valle del Tevere fino al mar Adriatico, comprendendo anche l'odierna Romagna, e delimitata dal Tevere a ovest e dall'Adriatico a est. In precedenza avevano occupato anche i territori dell'odierna Toscana e della Valle Padana, poi conquistati da Etruschi e Galli (questo territorio viene chiamato Grande Umbria). L'espansione, quindi, di Celti ed Etruschi confinò gli Umbri alla zona a est del medio corso del Tevere, mentre a ovest del fiume fioriva la potenza etrusca. Secondo Strabone, Giustino e Plinio, tra le città fondate dagli Umbri vi sarebbero, tra le altre, Rimini, Ravenna e Budrio; Servio ci dice che anche Mantova fosse città umbra. Dagli Umbri, attraverso l'istituto del ver sacrum, si originarono i popoli Sabino e Piceno. Descrivendone l'origine, Plinio il Vecchio afferma:
« Umbrorum gens antiquissima Italiae existimatur, ut quos Ombrios a Graecis putent dictos, quos inundatione terrarum imbribus superfuissent. Trecenta eorum oppida Tusci debellasse reperiuntur. » « La popolazione umbra è ritenuta la più antica d'Italia, si crede infatti che gli Umbri fossero stati chiamati Ombrici dai Greci perché sarebbero sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata. È attestato che gli Etruschi sottomisero trecento città umbre » (Libro III, paragrafo 112)
Questa descrizione, che poteva apparire fino a qualche tempo fa anche fantasiosa, viene oggi considerata credibile e valida da varie teorie e ipotesi storiche supportate anche dalla ricerca archeologica.
A cavallo tra l'VIII e il VII secolo aC, questo popolo pacifico (a differenza degli altri popoli italici) sviluppò un'economia essenzialmente legata all'agricoltura, all'allevamento e alla lavorazione dei metalli, come attesta l'importanza rivestita dai santuari dedicati alle divinità, che erano importanti centri di aggregazione religiosa e politica.
Attorno alla metà del V secolo aC gli Umbri iniziarono ad aggregarsi in città (Asisium, Fulginium-Fulginia, Ikuvium, Nuceria, Spoletium, Tadinum, Plestia, Tifernum, Tular, Vettona, Interamna Nahars, Narnia Nahars, ecc.), mentre prima questo popolo era organizzato soprattutto in piccoli villaggi fortificati, posti sulle alture.
Ben presto, il territorio degli Umbri andò restringendosi a seguito dell'espansionismo dei Sabini, dei Piceni (entrambi derivati dagli Umbri stessi), degli Etruschi e dei Galli Senoni. Dal IV secolo, invece, iniziarono i contatti con Roma. Dopo la battaglia di Sentino del 295 aC, in cui l'esercito romano sconfisse la lega gallo-etrusco-italica, il popolo umbro fu sottomesso dai vincitori, che iniziarono a colonizzarne il territorio. Da notare che Sabini e Piceni furono popoli derivati dagli Umbri.
L'unico importante documento scritto per lo studio diretto di questo popolo è rappresentato dalle tavole eugubine, che fu così definito dal maggior studioso di linguistica italica del '900, Giacomo Devoto:
« …sono il più importante testo rituale di tutta l'antichità classica. Non possediamo nulla di simile né in lingua latina né greca: per trovare paralleli, bisogna ricorrere a letterature del vicino o lontano Oriente. » (Giacomo Devoto, "Le tavole di Gubbio")
Dalle "tavole" si desume come gli Umbri fossero un popolo progredito anche da un punto di vista religioso, politico e legislativo, e organizzato in città-stato federate tra loro. Pare che la stessa cultura di Roma debba molto a quella umbra.
The Umbri are one of the oldest races of indigenous people in Italy (Pliny, Natural History Vol 3. pgs 112-114). Most Umbrian cities were settled in the 9th - 4th centuries BC and were located on easily defendable hilltops. The region of Umbria is the land bordered by the Tiber and Nar rivers and the area covered by the Appennine slopes on the Adriatic. The Umbrian language is part of a group called Oscan-Umbrian which is related to Latin (Buck, 1904). Throughout the 9th-4th centuries imported goods from Greece and Etruria became more common as well as the production of local pottery.
During the 6th – 4th centuries BC Umbrian communities constructed rural sanctuaries as locations to sacrifice to gods. People offered bronze votives shaped as animals or deities at the sanctuaries. Umbrian deities include Feronia, Valentia, Minerva Matusia and Clitumnus. Discovery of the Iguvium tables - Tabulae Iguvinae - 1444 AD occurred at Gubbio, Italy. Composed during the 2nd or 3rd centuries BC, the tables describe religious rituals involving animal sacrifice (Poultney, 1959).
The political hierarchy of Umbrian society was limited due to the size of Umbri cities. Two men held the supreme magistrate office of uhtur and were responsible for supervising rituals. Other civic offices included the marone, which held a lower status than uhtur and a religious position named kvestur. The Umbri social structure was divided into distinct groups probably based upon military rank. During the reign of Augustus four Umbrian aristocrats became senators and Emperor Nerva’s family had origins in Umbria (Bradley, 2000).
The Romans first made contact with Umbria in 310 BC and settled Latin colonies there in 299 BC, 268 BC and 241 BC. They completed their conquest of Umbria approximately 260 BC. Incorporation into the Roman state occurred during the 3rd century BC when some Umbri were given full citizenship or citizenship without the right to vote. Also during the 3rd century BC about 40,000 Romans settled the region. The Via Flaminia linked areas of Umbria by 220 BC. Cities in Umbria also contributed troops to Rome for its many wars including offering troops to Scipio Africanus in 205 BC during the Second Punic War. The Praetorian Guard recruited members in Etruria and Umbria. The Umbri played a minor role in the Social War and as a result were granted citizenship in 90 BC. Roman veterans were settled in Umbria during the reign of Augustus (Bradley, 2000).
The towns of Chianciano and Chiusi (Umbrian: Camars) near modern Siena have remnants of Umbrian habitation dating to the 7th or 8th centuries BC.
The Italic region of Perugia was an ancient Umbrian center until it was overrun by the Etruscans c. 5th century BC.
The old city of Assisi, called Asisium by the Romans, was an ancient Umbrian site on a spur of Mount Subasio. Myth recalls that the city was founded by Dardanus in 847 BC.