San Michele aveva un gallo


San Michele aveva un gallo

San Michele aveva un gallo è un film del 1972 diretto da Paolo e Vittorio Taviani, liberamente tratto dal racconto Il divino e l'umano di Lev Tolstoj. Il film parla del conflitto tra socialismo utopistico e socialismo scientifico, tra due modi di intendere la rivoluzione, l'anarchico e il marxista. Il gallo è protagonista della filastrocca cantata dal piccolo protagonista e ripresa nei titoli di testa.

La trama vede l'anarchico Giulio Manieri che nel 1870 guida un gruppo di compagni in un velleitario tentativo rivoluzionario in un piccolo paese umbro, Città della Pieve, che si conclude in un fallimento che gli costa la condanna a morte. La pena gli viene commutata nell'ergastolo e Manieri trascorre le interminabili giornate di reclusione inscenando con se stesso dei dibattiti politici, riuscendo così a sopravvivere all'isolamento ma scivolando progressivamente verso l'insanità mentale.

Dopo anni di prigionia, durante un trasferimento in barca verso un altro carcere, incontra un'altra barca che trasporta verso la stessa meta un gruppo di giovani sovversivi. Convinto di trovare in loro condivisione di ideologie, scopre invece che il suo idealismo utopico e i suoi metodi di lotta non sono affatto condivisi, ma anzi sconfessati da quella nuova generazione di ribelli, animati da una strategia politica radicalmente diversa, meno sognatrice e più concreta.

Profondamente deluso e sentendosi ormai inutile e sorpassato dalla storia, si suicida buttandosi in acqua e morendo annegato.

Michele: nome di uno degli arcangeli di ebraismo, cristianesimo e Islam, chiamato San Michele nelle Chiese cristiane. Viene considerato il principe degli angeli (Daniele 10:13,21; 12:1) e angelo custode di Israele. Secondo lo pseudoepigrafico Libro di Enoc, Michele e la sua schiera di truppe fedeli a Dio sconfissero l'arcangelo ribelle, Lucifero, e i suoi seguaci, precipitandoli nell'inferno.