Albertpullus


L'embriologia di Alberto Magno

contenuta in
De animalibus libri XXVI
I Volume - libri 1-12
Hermann Stadler – Münster – 1916

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Trascrizione di Fernando Civardi
Traduzione di Elio Corti con la revisione di Roberto Ricciardi
Revisione del testo italiano di Fernando Civardi


Introduzione

È incerta l'epoca in cui Alberto avrebbe composto il suo Libro degli animali, come anche in generale quella dei suoi commenti scientifici ad Aristotele, forse dopo la sua rinuncia alla cattedra episcopale di Regensburg nel 1262. Già verso la metà degli anni 50 del sec. XIII Alberto si sarebbe occupato, come attività principale, di commentare gli scritti di Aristotele. Altri, in modo peraltro poco convincente, ne assegnano la composizione verso il 1268.

Il De animalibus libri XXVI di Alberto è conservato in circa 40 manoscritti, di cui almeno 3 del sec. XIII, 10 del XIV, gli altri del XV. Il più importante è senza dubbio il codex Coloniensis (W 258a dell'Archivio civico di Colonia), che Hermann Stadler ha chiamato C, e che si può considerare lo scritto originario dell'opera, sia perché è l'unico a offrirne il testo completo (mentre gli altri manoscritti e le edizioni a stampa soffrono di lacune e omissioni), sia perché è esente da molti errori di lettura (la cui presenza nei codici testimoni si spiega solo in dipendenza da C), sia per la presenza di correzioni che risalgono alle fonti principali di Alberto, ossia Aristotele e Avicenna, e mostrano l'attività dell'autore che cambia nel corso d'opera. Nel codice C sono inserite altre due opere di Alberto: De motu et origine animae e De principiis motus processivi.

La scrittura, affatto individuale, corrisponde al modo di scrivere in uso verso la metà del sec. XIII. Secondo una tradizione che risale al 1483, Alberto fu sepolto nel Convento dei Domenicani di Colonia. Qui, accanto a un'opera teologica, fu trovato un volumen de naturis animalium de manu sua (appunto il codice C). Queste opere dal Convento, distrutto nel corso delle guerre con i Francesi all'inizio del sec. XIX, furono portate nell'Archivio civico di Colonia, dove tuttora si trovano. Naturalmente, come si è detto, vi sono altri manoscritti di Alberto. Il codice C, pergamenaceo, è costituito di 429 (in realtà 427) fogli; è scritto da una mano, con aggiunte marginali (che sembrano appartenerle). Di un'altra mano sono forse piccole aggiunte (in apparato critico Stadler le designa come m2 e m3). Vi sono numerose abbreviazioni, che non sono diverse dal modo di abbreviare dell'epoca. L'ortografia, come osserva Stadler, è 'conseguente nell'inconseguenza', cioè la stessa parola nella stessa riga può essere scritta in modo diverso. L'interpunzione è quella in uso nei coevi manoscritti francesi.

Si ricordano poi i codici Basiliensis F 1,19 e F 1,20 (= B di Stadler), il codice Divisionensis M. Nr. 262 di Digione (= D), entrambe copie di C, il codice Suessionensis Colb. 3 ms. 33 di Soissons (= S). Gli altri codici hanno minore rilevanza. Per quanto riguarda le edizioni a stampa, la Storia degli animali fu pubblicata in editio princeps (prima edizione a stampa) a Roma nel 1478, poi a Mantova nel 1479, a Venezia in varie ristampe fra il 1490 e il 1515. Nella sua edizione, Stadler ha cercato di distinguere quello che spetta ad Alberto da quello che proviene dalle sue fonti, e ha impiegato barrette verticali, per modo che i prestiti stanno fra barrette semplici (I) e doppie (II), mentre gli ingredienti di Alberto stanno fra barrette doppie (II) e semplici (I). Per esempio in IX 69:

I Adhuc autem omnia [Aristoteles et Scotus] II sive quadrupedia sive bipedia sive pedibus carentia [Albertus] I prima [Aristoteles et Scotus] II ante completam quantitatem [Albertus] I tenent capita sua [Aristoteles et Scotus] II in matrice [Alberts] I etc.

Alberto segue la traduzione arabico-latina di Michele Scoto (ca. 1175 - ca. 1235), che tratta la zoologia in 19 libri (10 De historia animalium; 4 De partibus animalium; 5 De generatione animalium). Per questo si è servito di una riproduzione del codice latino Vindobonensis 97 (= Sc. in apparato critico). Stadler fornisce in apparato i nomi perduti degli animali greci, che Alberto muta nella sua redazione in modo che risultano incomprensibili. Di Avicenna Alberto utilizza i Canones nei suoi libri anatomici, come anche gli estratti del De animalibus di Aristotele, mentre Galeno è da lui citato indirettamente tramite Avicenna, di cui circolavano ai suoi tempi versioni latine, poi stampate.

Albertpullus

VI

VI

Incipit liber sextus de animalibus de natura et anathomia et generatione ovorum, cuius tractatus primus de alteratione et diversitate est ovorum.

Inizia il VI libro sugli animali che riguarda la natura, l'anatomia e la generazione delle uova, e il primo argomento riguarda la differenziazione e la diversità delle uova.

Cap. IV.

De tempore completionis ovorum et de anathomia eorum et mutatione in formam pulli.

Capitolo IV

Circa il tempo necessario al completamento delle uova e la loro anatomia e la trasformazione in pulcino.

[24] Genera autem pullorum diversantur secundum tempus cubationis et anathomiam ovorum. Ovum enim gallinae fecundum, quod a semine galli concipitur, ab undecimo die seminis concepti completur in quantitate et figura ad emissionem ovi ut frequentius, contingit tamen in gallinis duplex ovi conceptus. Unus quidem est a semine galli, quod primum intra matricem concipitur et attrahit materiam ovi et format eam, sicut semen gressibilium generantium sibi simile attrahit materiam conceptus: et ille conceptus et formatur et perficitur ad ovi perfectionem ut frequentius in diebus undecim. In gallina tamen iuvene cicius completur quam in antiqua, et in climate calido cicius quam in frigido: et in ea quae utitur nutrimento calido, cicius completur quam in ea quae utitur nutrimento frigido: et sic est de aliis accidentibus considerandum, quae complexiones variant gallinarum.

[24] La nascita dei pulcini si diversifica a seconda della durata dell'incubazione e dell'anatomia delle uova. Infatti un uovo di gallina fecondo, che viene concepito grazie al seme del gallo, a partire dall'undicesimo giorno dal ricevimento del seme si completa in volume e aspetto in vista della fuoriuscita dell'uovo, come accade più di frequente. Tuttavia nelle galline si verifica un concepimento duplice dell'uovo. Un concepimento proviene dal seme del gallo, che viene accolto per primo dentro all'utero e attrae la materia dell'uovo e le dà forma, come il seme degli animali da riproduzione che deambulano attrae la materia del concepimento che gli è simile: e tale concepimento avviene e si completa fino al perfezionamento dell'uovo per lo più in undici giorni. Tuttavia nella gallina giovane si completa più in fretta che in quella vecchia, e in un clima caldo più in fretta che in uno freddo: e in quella che si nutre di un cibo caldo si completa più in fretta di quanto accade in quella che si serve di un cibo freddo: e nello stesso modo bisogna fare le considerazioni circa le altre evenienze che fanno variare la costituzione delle galline.

[25] Alius autem conceptus est, quando sperma galli receptum invenit materiam ovi venti in matrice aut in parte aut in toto praeter pellem et testam completam: tunc enim sociatur ei et fecundat item ovum et immutat, et hoc ovum cicius ovatur secundum quod magis vel minus materiam in matrice praeparatam invenit. Aliter enim est de avibus et aliter de animalibus. Aves enim aliquando retinent intra se materiam ovorum diucius, et aliquando emittunt tardius: et hoc apparet in avibus, quibus auferuntur ova. Illae enim post modicum ovant alia, quae retinerent, si ova priora eis ablata non fuissent: et probabile est quod coitus, quem iterant amissis ovis, ad haec cooperetur: sed tamen, nisi haberent quasi in thesauro ovorum materiam, non ita cito ovarent post amissionem ovorum: et quando non amittunt ea, non coeunt: et ideo non complentur, et forte consumitur materia eorum per calorem famis et calorem naturalem.

[25] Si verifica inoltre un diverso modo di concepire quando lo sperma del gallo una volta che è stato accolto trova nell'utero la materia dell'uovo ventoso completata in parte o del tutto, eccetto la membrana e il guscio: infatti allora si unisce alla materia e allo stesso tempo feconda l'uovo e lo fa cambiare, e questo uovo viene deposto più in fretta a seconda se nell'utero trova  maggiore o minore materiale pronto. Negli uccelli e negli animali le cose si verificano in maniera diversa. Infatti talora gli uccelli trattengono più a lungo dentro di sé il materiale delle uova e talora lo emettono più tardivamente: e ciò è visibile negli uccelli ai quali vengono sottratte le uova. Infatti dopo poco ne depongono altre, e le tratterrebbero se le precedenti uova non fossero state loro sottratte: ed è probabile che il coito, che reiterano dopo aver perso le uova, cooperi a questo scopo: tuttavia se non avessero per così dire tesaurizzato la materia dell'uovo, non deporrebbero così presto dopo aver perso le uova: e quando non le perdono non si accoppiano: e pertanto non si ingravidano, e forse la materia delle uova si esaurisce attraverso il calore della fame e il calore naturale.

[26] Feminae autem pavonum et columbarum et plurium aliarum avium osculantur ante coitum propter libidinem, ut cicius pruritum inducant per confricationem, ut superius diximus: et in tempore libidinis aliquando femina saltat super feminam, quando deest eis mas, sed non concipit ex hoc ovum fecundum, sed potius ovum venti, eo quod per confricationem sola substantia materialis ovi ad matricem congregatur: sed quando osculatur marem, tunc post modicum excitata libidine mas ascendit super feminam et coit et fecundat ova ipsius. Sed tamen pavonis femina et columbae in hoc habent differentiam, quoniam mas columbus non utitur ad coitum columba tempore, quo fovet ova e quamdiu parvuli sunt columbi: pavo autem mas etiam tempore quo femina fovet ova, utitur ea ad coitum: et ideo locum, in quo cubat pava ova sua abscondit a pavo: quia coeundo super eam frangit ea. Dixit tamen michi quidam valde expertus circa pavones, quod ex zelo pavonis contingit fractura ovorum: pugnant enim tunc pava et pavo pro incubatione ovorum ex nimia ovorum dilectione: sicut etiam pro pullis ducendis pugnant grus masculus et grus femina: ita quod vidimus oculis nostris gruem marem deicere feminam gruem et occidere rostro undecim vulneribus sibi datis, eo quod pullos abstraxit a mare, ne sequerentur eum: et hoc accidit in Colonia, ubi sunt grues domesticae pullificantes.

[26] Le femmine dei pavoni e dei colombi e di numerosi altri uccelli a causa della libidine si baciano prima del coito allo scopo di indurre più in fretta l'eccitamento attraverso lo sfregamento, come abbiamo detto in precedenza: e nel periodo del desiderio sessuale talora una femmina sale sopra una femmina quando sono senza maschio, ma da questo fatto non concepisce un uovo fecondo, bensì un uovo ventoso in quanto nell'utero si raccoglie solamente la sostanza che compone l'uovo. Ma quando bacia il maschio, allora poco dopo, essendo stata eccitata la libidine, il maschio sale sulla femmina e si accoppia e feconda le sue uova. Tuttavia la femmina del pavone e del colombo presentano una differenza, in quanto il maschio del colombo per il coito non si serve del periodo in cui la colomba cova le uova e fintanto che i colombi sono piccolini: invece il pavone maschio si serve della femmina per il coito anche nel periodo in cui cova le uova: e pertanto la pavonessa nasconde al pavone il luogo in cui cova le sue uova: perché durante l'accoppiamento stando sopra di lei le rompe. Tuttavia un tale assai esperto di pavoni mi ha detto che a causa della gelosia del pavone accade che le uova si rompono: infatti in quel periodo la pavonessa e il pavone a causa dell'eccessivo amore per le uova combattono al fine di covare le uova: come anche il maschio e la femmina della gru combattono per allevare i pulcini: tant'è che ho visto coi miei occhi un maschio di gru gettare a terra una femmina e ucciderla con undici ferite che le aveva inferto col becco, in quanto lei aveva sottratto al maschio i pulcini affinché non lo seguissero: e ciò accadde a Colonia dove ci sono delle gru domestiche che fanno nascere pulcini.

[27] Generatio autem pullorum quantum ad ipsam ovi transmutationem et anathomiam est fere secundum unum modum in omnibus avibus magnis et parvis, et hoc ostendemus in ovis magis notis, quae sunt ova gallinarum, de quibus sciendum, quod habent tres pelliculas universales, quarum una est, quae interius coniungitur testae, quae fere est sicut dura mater in capite hominis: et altera est intra illam, quae continet albuginem: quae est sicut pia mater cerebri humani: et hoc apparet in ovis antiquis, quae resederunt aliquantulum a testa retracta: in hiis enim etiam oculo praedictae apparent pelliculae. Tertia vero est, quae includit vitellum ovi.

[27] La generazione dei pulcini, per quanto riguarda la modificazione e l'anatomia dell'uovo, si verifica quasi in un solo modo in tutti gli uccelli grandi e piccoli, e lo illustreremo nelle uova più note che sono le uova delle galline, a proposito delle quali bisogna sapere che posseggono tre membrane uguali in tutte le uova, una delle quali è quella che all'interno aderisce al guscio e che è praticamente come la dura madre che si trova nella testa degli esseri umani; l'altra si trova al suo interno e circonda l'albume, ed è come la pia madre del cervello umano: e ciò è visibile in uova vecchie che si sono un po' allontanate dal guscio che si è retratto: in queste infatti le anzidette membrane sono ugualmente visibili. La terza membrana è quella che racchiude il tuorlo.

[28] In gallinis igitur, postquam ova cubaverint per tres dies, statim apparet ovi ad formam pulli mutatio: tamen in maioribus avibus erit hoc post plures dies: et in minoribus avibus, quam sunt gallinae, erit hoc post pauciores dies proportionaliter pensata quantitate. In spatio enim trium dierum in gallinis ascendit citrinum ovi versus acumen ovi, eo quod ibi est maior calor et vis spermatis, et trahit ad se materiam cibalem, unde accipit supplementum carnis, quam ponit inter nervos et venas, sicut supplementum accipit formativa, quae est in spermatibus animalium generantium sibi similia, ex sanguine menstruo: propter quod etiam caro pars materialis est, quae influit et effluit per augmentum et diminutionem et pinguedinem et maciem.

[28] Pertanto nelle galline, dopo che avranno covato le uova per tre giorni, subito compare un cambiamento dell'uovo che assume la sagoma di un pulcino: tuttavia negli uccelli più grandi ciò si verificherà dopo un numero maggiore di giorni: e negli uccelli più piccoli delle galline ciò avverrà dopo un numero inferiore di giorni in proporzione al corrispondente volume. Infatti nelle galline nel giro di tre giorni il giallo si sposta verso l'estremità acuta dell'uovo per il fatto che qui il calore e la forza dello sperma sono maggiori, e attrae verso di sé il materiale nutritizio dal quale riceve un aumento della carne che colloca fra i nervi e le vene, così come subisce un aumento la struttura presente negli spermi degli animali che generano esseri simili a loro a partire dal sangue mestruale: motivo per cui anche la carne è una porzione di materia che penetra e fuoriesce per un aumento e una diminuzione, una pinguedine e una magrezza.

[29] Sic autem ascendente citrino ad acumen ovi continue ascendit tractum ad illum locum ovi, ubi apparet fissura in testa, quando egreditur pullus: haec enim fissura fit in superiori parte ovi versus acumen[1], ubi formatur caput et rostrum avis: et ibi postquam ascendit citrinum, apparet in albo ovi quasi gutta sanguinis: et illa gutta primitus inter membra formatur in cor avis, quod statim ut formatur, spiritu plenum est ex calore digerente et formante humidum, in quo spiritu vehit se virtus formativa in formationem aliorum membrorum ex corde: qui exitus spiritus a corde non fit nisi per motum cordis secundum systolen et dyastolen, et ideo cor tunc movetur: sed a principio est lentus motus eius propter multum humidum, quod est in ipso, quod cito a calore vinci non potest. Motus autem hic relinquit supponens animam sensibilem: licet non tunc insit ut actus corporis organici physici, sed sicut artifex in artificiato faciens et instituens organa, in quibus expleat vitae potentias. De hoc tamen in sequentibus cum de generatione hominis agetur, erit aptior locus inquirendi.

[29] E così il giallo, spostandosi verso il lato acuto dell'uovo, si sposta continuamente essendo attirato verso quella zona dell'uovo dove compare una fessura nel guscio quando il pulcino fuoriesce: infatti questa fessura si verifica nella parte superiore dell'uovo verso la punta - no! verso la parte ottusa, dove si forma la testa e il becco dell'uccello: e in questo punto, dopo che il giallo si è portato in alto, nel bianco dell'uovo fa la sua comparsa un qualcosa che sembra una goccia di sangue: e tale goccia come prima cosa prende forma strutturandosi in cuore dell'uccello, e non appena si forma è pieno di forza vitale che proviene dal calore che distribuisce e dà vita all'umido, e in questa forza vitale si trasferisce la capacità formativa per comporre le altre strutture a partire dal cuore: e questa fuoriuscita della forza vitale dal cuore non avviene se non attraverso un movimento del cuore che si basa sulla sistole e sulla diastole, e pertanto allora il cuore si muove: ma inizialmente il suo movimento è lento a causa della grande umidità che è presente in esso, in quanto non può essere vinta in fretta dal calore. Ma il calore permette i movimenti aggiungendo un soffio percettibile: benché in questo periodo non sia presente qualcosa di simile alla spinta di un corpo organico fisico, ma sia presente qualcosa di simile a un artefice che in un laboratorio crea e allestisce degli strumenti in cui realizza le potenzialità della vita. Tuttavia sarà un momento migliore per indagare ciò quando in seguito verrà trattata la generazione dell'essere umano.

[30] A gutta autem sanguinis, ex qua cor formatur, exeunt duae viae quasi venales et pulsatiles: et est in eis sanguis purior, ex quo formando sunt membra principalia sicut epar et pulmo et talia: et illae viae primo sunt valde parvae et crescunt continue, ita quod extenduntur usque ad telas illas exteriores, quae totam includunt ovi materiam, et ibi incipiunt ramificari divisione multa: sed una maior earum apparet in tela, quae includit ovi albuginem: illa enim albugo primo valde est alba, et per venae illius virtutem mutatur quasi in palearem colorem: et tunc via, de qua diximus, procedit ad locum, in quo formatur caput pulli, portans illuc virtutem et puriorem materiam, ex quibus caput formatur et cerebrum, quod est medulla capitis: et in formatione capitis formantur etiam oculi, et quia sunt ex humido aqueo, quod vix completur calore primo, sunt valde magni turgentes ante caput pulli, et postea modico tempore resident aliquantulum et deturgent diminuti propter caloris digestionem: et hoc totum operatur virtus vecta per viam, quae directa ad caput separatur et ramificatur a vena continente telam albuginis: et huius signum est, quod qui frangit ovum in illo tempore, inveniet caput apparere in humore ovi absque omnibus aliis inferioribus membris.

[30] Dalla goccia di sangue dalla quale si forma il cuore escono due condotti simili a vene e pulsanti: in essi è presente del sangue più puro dal quale debbono formarsi gli organi principali come fegato e polmone e simili: e quei condotti dapprima sono molto piccoli e crescono continuamente, tanto da estendersi sino a quei tessuti esterni che racchiudono tutta la sostanza dell'uovo, e qui cominciano a ramificarsi attraverso numerose suddivisioni: ma una di esse appare più grande nella membrana che racchiude l'albume: infatti quell'albume dapprima è molto bianco e grazie al potere di tale vena si trasforma quasi in color paglia: e quindi il condotto di cui abbiamo parlato si dirige verso l'area in cui si forma la testa del pulcino, portandovi energia e materiale più puro dai quali si formano la testa e il cervello, che è la parte interna della testa: e mentre si forma la testa si formano anche gli occhi, e dal momento che provengono da un'umidità acquosa che a stento scompare al primo calore, si presentano molto grandi e turgidi nella parte anteriore della testa del pulcino, e successivamente in breve tempo si fermano un tantino e si sgonfiano in quanto diminuiscono per l'assorbimento del calore: e tutto questo lo produce la forza trasportata attraverso quella via che, diretta verso la testa, si separa e si ramifica dalla vena che racchiude la membrana dell'albume: e ne è riprova il fatto che chi rompe l'uovo in quel momento troverà che la testa compare nel liquido dell'uovo eccetto tutte le altre strutture poste in basso.

[31] Prius enim in formatione pulli apparent partes superiores, eo quod sunt spirituales et nobiliores factae ex subtiliori parte ovi, in qua magis potuit vis formativa: et tunc hoc facto una duarum viarum, de quibus diximus, quod a corde oriuntur, ramificatur in duo: et una quidem pars eius vadit ad spiritualia, quae cor {ocntinent} <continent>, et dividitur in eis portans eis pulsum et subtilem sanguinem, ex quo pulmo et spiritualia formantur: et alia extenditur per dyafracma, et in extremitate sua claudit in se citrinum ovi: et circa illud format epar et stomachum: et ideo ista dicitur habere vicem umbilici in animalibus, quoniam per illam trahitur nutrimentum in supplementum carnis, quae formatur in corpore avis: principium enim generationis radicalium membrorum pulli est ex albugine: sed cibus, unde fit caro supplens vacuitates, est ex vitello.

[31] Infatti durante la formazione del pulcino compaiono dapprima le parti superiori in quanto sono spirituali e più nobili, essendo costituite dalla parte più delicata dell'uovo in cui la forza formativa ha avuto maggior potere: e allora, una volta che ciò si è verificato, uno dei due condotti che abbiamo detto originarsi dal cuore si ramifica in due parti: e una delle sue porzioni avanza rapidamente verso le cose spirituali che racchiudono il cuore, e si suddivide in esse portando loro una pulsazione e sangue poco denso dal quale si formano il polmone e le strutture respiratorie: e l'altra porzione si estende attraverso il diaframma, e alla sua estremità racchiude in sé il giallo dell'uovo: e intorno a esso forma il fegato e lo stomaco: e pertanto questa porzione si dice avere la funzione dell'ombelico degli animali, in quanto attraverso di essa viene assunto il nutrimento per aiutare l'accrescimento della carne che si forma nel corpo dell'uccello: infatti il principio della generazione degli abbozzi degli organi del pulcino proviene dall'albume: ma il cibo da cui si forma la carne che chiude i vuoti proviene dal tuorlo.

[32] Et quando sic transierint decem dies a principio cubationis, in quibus huiusmodi fiunt distinctiones membrorum, erit pullus complete lineatus in omnibus membris suis, licet adhuc membra eius sint humida mollia: sed tamen omnes partes eius apparent manifeste, si frangatur ovum: et caput suum tunc est secundum apparentiam maius toto corpore, eo quod humidum medullare cerebri adhuc non resedit: propter quod etiam in infantibus hominum capita etiam post generationem sunt aperta, donec exsiccatum paulatim fuerit cerebrum: et in eodem tempore oculi pulli non habent visum aliquem, eo quod non adhuc coadunatum est in eis humidum: et si quis discooperuerit a tela palpebrae oculos in illo tempore, inveniet oculos nigros magnos, ita quod quantitatem fabae aequant vel forte excedunt: et si frangatur tunica oculi, emanat ex eis humiditas alba, frigida valde et aquea: et nichil duriciae vel glandulositatis invenitur in illa, eo quod non adhuc adunati fuerint humores oculi.

[32] E così quando saranno trascorsi dieci giorni dall'inizio della cova, durante i quali si verificano siffatte differenziazioni degli organi, il pulcino sarà completamente abbozzato in tutti i suoi organi, benché i suoi organi siano ancora umidi e molli: tuttavia tutte le sue parti sono chiaramente visibili se l'uovo viene rotto: in questo momento la sua testa appare maggiore di tutto il corpo, in quanto il midollo umido del cervello non si è ancora arrestato: motivo per cui anche nei neonati degli uomini, anche dopo che sono nati, la testa rimane aperta fintanto che il cervello non si sarà asciugato un po': e sempre in questo momento gli occhi del pulcino non hanno alcuna capacità visiva in quanto l'umido non vi si è ancora congregato: e se qualcuno in questo momento liberasse gli occhi aprendo la membrana delle palpebre, troverà dei grandi occhi neri, tanto grandi da eguagliare o forse superare le dimensioni di una fava: e se la membrana dell'occhio viene rotta, ne fuoriesce un fluido bianco, molto freddo e acquoso: e non vi si trova nulla di duro o di ghiandolare, in quanto i liquidi dell'occhio non sono ancora stati radunati.

[33] Sed interiora instrumenta viscerum in illo tempore manifesta sunt in pullo: et tunc apparent etiam viae venales, quae extenduntur a corde ad oculos per telas capitis, et illae habent quosdam ramos, qui se extendunt ad citrinum, ex quibus nutrimentum apportatur oculorum. Et in hoc tempore citrinum est magis humidum et liquidum, quam sit, quando est in esse naturali ante cubationem: et hoc ideo fit, ut aptius possit fluere per subtiles vias venarum: et tunc multum ramificantur venae, et quaedam earum vadunt ad telam, quae continet totum pullum et quaedam vadunt ad telam vitelli afferentes cibum et quaedam etiam vadunt ad humiditatem albuginis, quae est inter duas telas dictas: et crescente quidem pullo paulatim et paulatim dividitur citrinum, et erit una pars eius sursum in nutrimentum superiorum et alia deorsum ad inferiorum nutrimentum: in intermedio autem duorum citrinorum est alba humiditas, quae est radicalis humiditas membrorum in intermedio illo formandorum. Similiter autem sub citrino, quod nutrit inferiora, descendit albus humor, qui est sicut primus humor ovi, qui est radicalis inferioribus membris: et cum transeunt decem dies a perfecta pulli formatione, de qua diximus, erit inferius in corpore pulli totum album, et de eodem album paucum spissum quoddam declinans est versus citrinum, per quod sugitur nutrimentum: et haec quidem est pulli formatio.

[33] Ma nel pulcino il corredo interno dei visceri in tale periodo è ben visibile: e in questo momento sono visibili anche la vie venose che si estendono dal cuore agli occhi attraverso le membrane della testa, e tali vie posseggono alcuni rami che arrivano fino al tuorlo, attraverso i quali viene portato nutrimento agli occhi. E in questo periodo il tuorlo è più umido e liquido di quanto lo sia naturalmente prima dell'incubazione: e pertanto ciò avviene affinché possa scorrere più agevolmente attraverso le sottili vie venose: e allora le vene si ramificano assai e alcune di esse procedono fino alla membrana che contiene tutto il pulcino e alcune vanno alla membrana del tuorlo in quanto recano del cibo e anzi alcune si spingono fino al liquido dell'albume che si trova tra le due anzidette membrane: e mentre il pulcino poco per volta si accresce, anche il tuorlo si suddivide gradualmente, e una sua parte si troverà in alto e servirà da nutrimento delle parti superiori e l'altra si troverà in basso per nutrire le parti inferiori: nella parte che si trova frapposta alle due porzioni di tuorlo è presente l'umidità dell'albume che è l'umidità fondamentale degli organi che si debbono formare in tale area. Parimenti il liquido bianco scende al di sotto del tuorlo che nutre le parti inferiori, e tale liquido è per così dire il primo liquido dell'uovo e rappresenta la radice degli organi inferiori: e quando sono trascorsi dieci giorni da quando si è ultimata la formazione del pulcino, della quale abbiamo parlato, tutto l'albume si troverà nella parte bassa del corpo del pulcino, e un pochino di questo albume poco denso sta dirigendosi verso il tuorlo, attraverso il quale viene succhiato il nutrimento: e questa è la formazione del pulcino.

[34] Situs autem telarum est secundum istum modum, quem dicemus. Prima quidem tela, quae quidem non est testa, sed quasi dura mater defendens substantiam ovi a testa, est in posteriori parte ovi interius per circuitum contingens testam. Alia autem, quae est sub ista sicut pia mater, habet intra se albam rem humidam, ex qua fiunt substantiae radicales membrorum pulli: et ipsa in generatione est quasi secundina[2] continens totum pullum. Inter telam autem et telam est humor indigestus, qui reicitur in formatione pulli: et tela interior separat pullum ab humido illo, quia in ipso impediretur formatio et completio eius: et post istas ambas telas invenitur citrinum in tela quadam sub pullo, inferius situm versus naturalia pulli, remotum a spiritualibus ipsius partibus, et sicut diximus superius, ad citrinum illud vadit una vena loco umbilici existens et alia vadit ad telam continentem pullum. Et ista omnia sunt intra telam exteriorem, quae sicut dura mater est, et cum hiis humidum, quod est sicut virus, quod reicitur et tenetur intra duas telas exteriores usque ad exitum pulli.

[34] La disposizione delle membrane è nel modo che diremo. La prima membrana che in realtà non è il guscio, ma quasi una dura madre che protegge la sostanza dell'uovo dal guscio, nella parte posteriore dell'uovo - al polo ottuso - è disposta più all'interno attraverso una formazione circolare che è in contatto con il guscio. L'altra membrana, che si trova al di sotto di questa come se fosse la pia madre, presenta al suo interno una sostanza bianca umida dalla quale si formano gli abbozzi degli organi del pulcino: e sempre questa membrana durante la generazione si comporta quasi come una secondina che contiene tutto il pulcino. Fra una membrana e l'altra si trova del liquido indigerito che viene escluso durante la formazione del pulcino: e la membrana più interna separa il pulcino da questo liquido in quanto in esso ne verrebbe impedita la formazione e il completamento: e dopo ambedue queste membrane si rinviene il tuorlo, all'interno di una membrana al di sotto del pulcino, situato in basso verso gli organi genitali del pulcino, lontano dalle sue parti respiratorie, e, come prima abbiamo detto, verso questo tuorlo si dirige una vena che svolge le funzioni di ombelico e un'altra si dirige alla membrana che contiene il pulcino. E tutte queste cose si trovano all'interno della membrana esterna che è come la dura madre, e insieme a esse il liquido che è come un veleno che viene allontanato e trattenuto fra le due membrane esterne fino alla fuoriuscita del pulcino.

[35] Post illud enim humidum est alia tela vice piae matris et secundinae, quasi ipsa intendat separare pullum ab illo relicto humido et reiecto. Et sub isto humido, quod in se continet haec tela, invenitur citrinum coopertum in alia tela, ad quod extenditur umbilicus a corde, sicut diximus. In vicesimo autem die completam habet vitam pullus, et si moveatur ovum, quasi auditur interius fistula et sibilus pulli. Si autem frangatur ovum intra decimum diem formationis pulli, invenitur caput eius supra crus dextrum ipsius, et supra myrach complicatum, et alae eius complicatae supra caput ipsius: et in isto tempore tela exterior est sicut corium quoddam positum supra telam interiorem, quae sequitur eam, ad quam superius diximus extendi unam duarum venarum a corde ramificatarum: et ista tela, quae est post exteriorem, est in qua invenitur pullus.

[35] Al di là di quel liquido si trova un'altra membrana che svolge le funzioni di pia madre e di secondina, quasi voglia separare il pulcino da quel residuo rifiutato di umidità. E al di sotto di questo liquido, che tale membrana contiene in se stessa, si trova il tuorlo, ricoperto da un'altra membrana, al quale giunge l'ombelico che parte dal cuore, come abbiamo detto. Al ventesimo giorno il pulcino ha una vitalità completa e se l'uovo venisse mosso, quasi si udirebbe al suo interno il fischio e il sibilo del pulcino. Se poi si rompe l'uovo intorno al decimo giorno di formazione del pulcino, si rinviene la sua testa posta sopra alla sua zampa destra e ripiegata sopra al diaframma, e le sue ali ripiegate al di sopra della sua testa: e in questo momento la membrana esterna è come un cuoio adagiato sulla membrana interna, che si dirige verso quella alla quale abbiamo prima detto collegarsi una delle due vene che si ramificano dal cuore: e questa membrana, che si trova dopo quella esterna, è quella in cui si trova il pulcino.

[36] Adhuc autem apparet etiam alia tela similis corio membranali, quae continet citrinum, ad quam diximus aliam venam cordis extendi. In isto enim tempore, quod est formationi pulli deputatum, venit umbilicus ex parte exteriori istius tertiae telae extensus a corde ad coreon[3], quod est tela membranalis: et pars {eius dem} <eiusdem> venae, quae est vice umbilici, apparet quasi continuata cum pullo aput intestinum involutum gracile, quod est sub stomacho, per quod sugitur quasi per meseraicas nutrimentum. Et isto tempore pullus emittit superfluitatem valde humidam extra inter duas telas, de quibus diximus, per foramen interioris telae versus anum pulli factum. Aliquando autem aliquod parvum superfluum eiciendum retinetur in eius interiori sub tela interiori: et est illa superfluitas alba, tenuis et intus et extra.

[36] Inoltre appare anche l'altra membrana simile a cuoio sottile che contiene il tuorlo, e alla quale abbiamo detto estendersi l'altra vena del cuore. Infatti in questo intervallo di tempo, che è dedicato alla formazione del pulcino, l'ombelico che proviene dalla parte esterna di questa terza membrana si estende dal cuore al corion che è una membrana sottile: e parte della stessa vena, che svolge le funzioni di ombelico, appare quasi in continuazione con il pulcino nei pressi dell'intestino sottile raggomitolato che si trova al di sotto dello stomaco, attraverso il quale intestino il nutrimento viene succhiato come se avvenisse tramite dei mesenteri. E in questo periodo il pulcino emette una sovrabbondanza molto umida tra le due membrane, di cui abbiamo parlato, attraverso un foro della membrana interna verso l'ano che si è formato del pulcino. Infatti talora una piccola quantità superflua che deve essere emessa viene trattenuta al suo interno sotto la membrana interna: ed è quella quantità superflua bianca, tenue sia all'interno che all'esterno.

[37] Cum autem completur pullus, primo quidem citrinum est multum et apparet etiam in exitu pulli in ventre eius multum citrinum, et postea efficitur paucum: et cum tempus processerit et perfecte corroboratur pullus, dissolvitur totum citrinum, ita quod nichil apparet de ipso. Si quis enim pullo iam completo et perfecto findat testam et findat etiam intestinum, quod vicinatur citrino pulli, et venam, quae est vice umbilici, in ventre quidem venae inferius, in quo ambit citrinum, inveniet adhuc aliquid de citrino, sed residuum iam dissolutum est. Ante tempus autem illud pullus in ovo est quasi dormiens propter multum humidum capitis eius: et tremunt oculi eius, eo quod non adunatum habent visum, et non vociferat propter debilitatem et molliciem organorum suorum: sed in suis oculis et in suo corde propter venas pulsantes invenitur ampulla elevata et depressa a spiritu pulsante, quasi sit anhelans.

[37] Quando il pulcino è ultimato, dapprima il tuorlo è abbondante e anche durante la fuoriuscita del pulcino è presente molto tuorlo nel suo addome, e successivamente diventa poco: e col passare del tempo e con un buon irrobustirsi del pulcino tutto il tuorlo si dissolve, tanto che in lui non se ne vede più. Infatti se qualcuno, quando il pulcino è ormai completato e ultimato, ne spezzasse il guscio e ne scindesse anche l'intestino che si trova in vicinanza del tuorlo del pulcino, nonché la vena che svolge le funzioni di ombelico, all'interno del ventre, posto inferiormente alla vena, nel quale il tuorlo si muove, troverà ancora un po' di tuorlo, ma il rimanente è già scomparso. Infatti prima di quel tempo il pulcino sta come dormendo dentro all'uovo a causa della molta umidità della sua testa: e i suoi occhi sono tremuli in quanto non sono in grado di vedere, e non emette alcuna voce a causa della debolezza e la mollezza dei suoi organi: ma nei suoi occhi e nel suo cuore a causa delle vene che pulsano si rinviene un'ampolla alta e bassa per le pulsazioni dovute al respiro, quasi stesse ansimando.

[38] Iste igitur est modus generationis pulli. Multa tamen sunt ova non quidem venti, sed coitus, infecunda, ex quibus nichil generatur, sicut in antecedentibus diximus: et quando illa ova cubat gallina, non pullificant omnino: et similiter est in aliis avibus secundum proportionem ad ova gallinarum. Apparet autem hoc praecipue in columbis, in quibus saepe invenitur alterum ovorum non pullificare, cum tamen columbae multum coeant.

[38] Questa è pertanto la maniera in cui il pulcino viene generato. Tuttavia sono molte le uova infeconde, non quelle ventose, ma quelle da coito, dalle quali nulla si genera, come abbiamo detto in precedenza: e quando la gallina cova quelle uova, esse non producono assolutamente pulcini: e lo stesso accade negli altri uccelli analogamente a quanto accade alle uova delle galline. Ciò si verifica soprattutto nelle colombe nelle quali spesso si trova che una delle due uova non dà pulcino, nonostante i colombi si accoppino parecchio.



[1] Questo è un grave errore di Alberto. La testa del pulcino è diretta verso la parte ottusa dell'uovo, dove c'è la camera d'aria. Vedi il lessico alla voce Embrione di pollo.

[2] Secundae (membranae), (membrane) che escono per seconde, cioè dopo il feto. La placenta e gli altri annessi fetali.

[3] Corion deriva dal greco chórion che significa membrana dell'uovo, ma anche placenta, membrana che avvolge il feto.