Vol. 1° -  I.

LE ERE GEOLOGICHE

 

In principio era il Mistero, o meglio, quello che i Fisici definiscono la Singolarità Iniziale: l’Universo era infinitamente denso e caldo, compresso in un volume miliardi di volte più piccolo di un atomo. Poi venne la grande esplosione, che diede origine alla materia, all’energia, allo spazio e al tempo. Quando l’Uomo fece la sua comparsa sulla Terra, il nostro Pianeta esisteva già da miliardi di anni.

Secondo una teoria oggi prevalente, dopo il big bang - l’esplosione che diede origine all’Universo - si mise in moto un grandioso processo di trasformazione di energia e materia. In un momento di questo complesso fenomeno, tuttora in corso, si colloca la nascita della nostra Galassia, del nostro Sistema Solare e dei Pianeti che lo compongono.

James afferma che se la storia del Mondo potesse paragonarsi a un libro di 500 pagine, quella dell’Umanità potrebbe essere contenuta nell’ultima parola e l’Era Cristiana nell’ultimo carattere.

L’età astrofisica della Terra ammonterebbe a circa 15 miliardi di anni.

L’età geologica della crosta terrestre raggiunge necessariamente una cifra meno elevata: si calcolano 4,6 miliardi di anni.

L'origine della vita pare risalga a 3 miliardi di anni orsono.

Non meravigliamoci qualora le date discordassero da una fonte all’altra, essendo arduo porre dei limiti geocronologici ben precisi. Abbiamo adottato la cronologia suggerita dalla Enciclopedia De Agostini della Scienza e della Tecnica, salvo alcune minime modificazioni.

Milton Hildebrand suggerisce di paragonare alla durata di un anno il tempo trascorso dall'inizio della vita sulla Terra. Così facendo, i vertebrati apparvero intorno al 20 ottobre, i mammiferi il 7 dicembre e l'Homo sapiens fece il suo debutto alle 23 e 48 del 31 dicembre.

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