Vol. 1° -  I.8.1.

Carlo Linneo

Fig. I. 13 - Carl von Linné  (1707-1778)

Carlo Linneo è il nome italianizzato del naturalista svedese Carl von Linné (Råshult contea di Kronoberg 1707 - Uppsala 1778). Suo padre, Nils Ingemarsson, era un pastore luterano e un appassionato giardiniere, tant'è che a partire nel 1704 per registrarsi all'università di Lund - contea di Malmöhus - dovette fare un'aggiunta al proprio cognome, e aggiunse il tiglio, alludendo a un antico e grande esemplare a foglie piccole - Tilia cordata Miller – presente nel podere di famiglia detto Linnegard. Se il tiglio in tedesco suona Linde, nel dialetto dello Småland suona linn. Quindi il padre di Carl si identificò come Nils Ingemarsson Linnaeus. Ma solo nel 1762 il nostro Carl – così chiamato in onore del re di Svezia Carlo XII (1682-1718) – trasformò il proprio cognome in von Linné.

Carl mostrò fin da piccolo un profondo amore per le piante. Dopo un viaggio in Lapponia per scopi botanici, soggiornò in Olanda, dove nel 1735 presso l'università di Harderwijk in Gheldria si laureò in medicina ultimando così gli studi intrapresi nel 1727 presso l'università svedese di Lund. A Leida nel 1735 pubblicò la prima breve stesura del suo fondamentale Systema naturæ che ebbe successivamente 13 edizioni, di cui l'ultima, in 10 volumi, fu pubblicata postuma (1788-93).

Rientrato in Svezia (1738) ebbe una cattedra all'Università di Uppsala e fu tra i fondatori dell'Accademia Svedese delle Scienze. Definì il metodo sistematico - o classificatorio - introducendo nello studio delle forme viventi una suddivisione gerarchica in classi, ordini, generi e specie, adottando per designare ogni vivente la nomenclatura binomia. Ideata nel 1751 e introdotta nel 1753, è costituita da due nomi latini di cui il primo corrisponde al genere e il secondo alla specie. Nella classificazione degli animali, che riunì in 6 grandi classi, introdusse il genere Homo e mise in evidenza gli stretti rapporti morfologici esistenti fra le scimmie antropomorfe e l'uomo. Linneo ebbe chiaro il concetto di specie nonché la sua limitazione, ma non lo ritenne una semplice convenzione adottata al fine di semplificare la ricerca, bensì qualcosa di naturale e immutabile, originariamente creato da Dio.

Affermò infatti: Tot numeramus species quot a principio creavit infinitum Ens: tante sono le specie oggi esistenti quante furono quelle create in principio dall'Ente infinito.

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