Vol. 1° -  IX.7.6.

Le tavolette tau

C’è una cosa strana nel libro di Métraux, che forse non è così strana. Esistevano diversi tipi di tavolette cantanti, ciascuna denominata in base al soggetto che vi era trattato.

Le tavolette tau servivano per annotare le imprese gloriose di un uomo in onore del quale veniva organizzata una festa. Per questa occasione veniva incisa una tavoletta pronunciando la seguente formula:

“Tanti uomini ha ucciso in guerra, quanti polli ha rubato.”

E ciò concorda coi resoconti degli scopritori, in base ai quali gli abitanti dell’isola di Pasqua avevano la mano lesta.

Un indigeno di nome Kapiera aveva detto a Routledge, nel 1919, che i primi tau erano stati incisi da un antenato del primo re dell’isola, che fu Hotu-Matua.

Se Hotu-Matua aveva portato con sé la tradizione delle tavolette tau, è verosimile che si sia portato al seguito anche il pollo. Andare a caccia di polli altrui non è certo il miglior argomento per esaltare un’epopea gloriosa - perlomeno secondo un punto di vista odierno - mentre allora l’essere abili nell’assicurare un pasto alla famiglia poteva essere un vanto.

Sta di fatto che, se i Pasquini erano originari delle Marchesi o di Mangareva, in queste isole il pollo già c’era prima che Hotu-Matua facesse vela per lidi più felici, quando queste tavolette già venivano incise.

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