Vol. 1° -  IX.8.8.b.

I polli di Magellano

Già nel 1519 la spedizione di Magellano fu rifornita di polli da parte degli Indios della costa brasiliana meridionale, come risulta dal racconto di Antonio Pigafetta:

«Passato che avessemo la linea equinoziale, in verso el meridiano, perdessemo la tramontana, e così se navegò tra el meso iorno e garbin fino in una tera, che se dise la Tera del Verzin, in 23 gradi ½ al polo antartico, che è tera del Capo de Sancto Augustino, che sta in 8 gradi al medesimo polo, dove pigliassemo gran refresco de galine, batate, pigne molto dolci, fruto invero più gentil que sia, carne de anta como vaca, canne dolci e altre cose infinite, che lascio per non essere prolixo. Per uno amo da pescare o uno cortello davano 5 o 6 galline; per un petine, uno paro de occati; per uno spequio o una forfice, tanto pesce che avrebe bastato a 10 omini; per uno sonaglio o una stringa, uno cesto de batate: queste batate sonno al mangiare como castagne e longo como napi; e per uno re de danari, che è una carta de iocare, me deteno 6 galine e pensavano ancora averni inganati. Intrassemo in questo porto il giorno de Sancta Lucia, e in quel dì avessemo el solle per zenit e patissemo più caldo quel giorno e li altri, quando avevamo el solle per zenit, che quando eramo soto la linea equinozialle.

«Questa Tera del Verzin è abondantissima e più grande che Spagna, Fransa e Italia tute insieme; è del Re de Portugalo. Li populi di questa tera non sonno cristiani e non adorano cosa alguna, viveno secondo lo uzo de la natura e viveno centovinticinque anni e cento e quaranta. Vano nudi cossì omini como femine. Stessemo 13 giorni in questa tera. Seguendo poi il nostro camino andasemo fin a 34 gradi e uno terso al polo antartico, dove trovassemo, in uno fiume de aqua dolce, omini che se chiamano Canibali e mangiano la carne umana.»

I 23 gradi e mezzo si riferiscono al punto della costa sudamericana toccato dalla spedizione, mentre gli 8 gradi indicano il limite settentrionale della Terra del Verzino, Capo Sant'Agostino - oggi Cabo Branco dove sorge la città di João Pessoa, il punto più orientale del Brasile e del Sudamerica -, dove Pigafetta giunse martedì 29 novembre 1519.

Le batate sono le patate dolci americane, Ipomoea batatas; le pigne molto dolci sono ananas; anta è termine spagnolo derivato dall’arabo lamt che indica una specie di antilope africana, ma per il Nuovo Mondo venne generalmente attribuito al tapiro, anche se in questo caso potrebbe trattarsi del guanaco.

La flotta di Magellano era ben rifornita di merci di scambio: oltre a stoffe e oggetti pregiati c’erano ben 200 berretti, 20.000 campanelli da falcone, 500 libbre di perline di vetro (i cosiddetti paternostri), 400 dozzine di coltelli tedeschi, 1.000 specchi e 2.000 braccialetti d’ottone.

Occati è voce veneta corrispondente a paperi, napi sono i navoni, Brassica napus var. napobrassica, pianta della famiglia delle Crucifere o Brassicacee detta anche rutabaga, dalle foglie ampie, i fiori gialli e con una grossa radice a fittone, carnosa, commestibile previa cottura. Li populi erano Tupí-Guaraní. Il fiume de aqua dolce è il Rio de la Plata.

Nordenskiöld pensava che questi gallinacei citati da Pigafetta fossero stati introdotti da Cabral nel 1500 o poco dopo, oppure da qualche altro navigatore. Tuttavia nessun documento parla di questa possibilità, nonostante i diari di bordo di Cabral siano molto dettagliati.

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