Vol. 1° -  IX.8.10.

Conclusioni

Più si cerca di chiarire la storia dell’Araucana, più risulta chiaro che l’origine di questa razza veramente unica si perde nelle pagine del tempo. Risulta anche chiaro che non furono assolutamente solo gli Spagnoli a introdurre il pollo nel Nuovo Mondo. Numerosi dati stanno a indicare che il pollo si trovava in Sudamerica molto tempo prima dell’arrivo di Colombo:

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Sarebbe stato impossibile per dei polli diffondersi su un’area più ampia degli USA nel volgere di 15-30 anni migrando da una tribù primitiva all’altra.

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La terminologia e le parole in uso presso le popolazioni sudamericane più primitive per denominare pollo e derivati, non sono di origine spagnola né hanno una radice iberica. Questi Amerindi avrebbero senza dubbio adottato i termini spagnoli se non ne avessero già posseduti o se il pollo fosse stato un illustre sconosciuto.

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La presenza di così numerose caratteristiche asiatiche - assenza di posteriore, cresta a pisello, orecchioni rossi, ecc. - nei polli nativi del Sudamerica molto prima che gli Spagnoli ne conoscessero l’esistenza, starebbe ad indicare che il pollo giunse alle coste sudoccidentali sudamericane grazie a lunghi viaggi, molto prima dell’arrivo degli Spagnoli sulle coste atlantiche, per non parlare dell’ipotesi di Latcham di una sua esportazione in Asia.

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Sia come sia, un’introduzione di origine asiatica non spiega le uova blu né gli strani ciuffetti alle orecchie che rendono l’Araucana completamente differente. Queste due caratteristiche sono strettamente di origine americana, non essendo mai state osservate in Europa o in Asia prima del XX secolo.

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Esisteva una razza fagianoide nativa e domestica, ancora allevata al momento dell'introduzione delle razze asiatiche? Questa potrebbe essere una spiegazione delle uova blu, qualora non si voglia ricorrere all’ipotesi più verosimile dell’insorgenza di una mutazione spontanea.

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Pare non esistano remore nell’accettare come oriundi americani il tacchino e l’anatra muta. Perché l’Araucana non potrebbe essere anch’essa autoctona?

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Per sfortuna degli storiografi il gene del guscio blu è dominante. Questo fatto unito agli incroci indiscriminati ha permesso al gene di continuare ad esprimersi tra una babilonia di caratteristiche razziali.

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Un dato è certo: solo pochi polli indigeni presentavano tutti e tre i caratteri attribuiti attualmente all’Araucana. Sfortunatamente il Comitato di Revisione dello Standard dell’APA, quando si dedicò alla stesura di quello dell’Araucana, ha tenuto conto solo della prima relazione di Castelló, aggiornata successivamente dallo stesso studioso.

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Le successive ricerche, non solo di Castelló, hanno messo in luce che in Araucania esistevano due distinte razze di polli autoctoni:

Colloncas: senza posteriore e dalle uova blu

Quetros: silhouette abituale, ciuffetto e pochissime famiglie dalle uova blu.

Fu Rubén Bustos a ricevere queste due razze dagli Araucani, e dopo anni di selezione riuscì a ottenere quei pochi soggetti propagandati come ceppo indigeno.

Vista la scarsa fertilità degli scodati e la letalità dei ciuffettati, è molto inverosimile che una razza possa sopravvivere a lungo se sottoposta a selezione per questi due geni.

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L’Araucana resta un uccello del mistero, una nuova Araba Fenice, che custodisce il segreto delle sue origini continuando a rappresentare una sfida per gli allevatori più seri e preparati. Ha fatto scrivere molto di sé, e forse altrettanto inchiostro sarà sparso in futuro.

A titolo di esempio riportiamo la bibliografia cui hanno fatto riferimento Cawley e Wilhelm.

 

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