Vol. 2° -  I.6.

metodi di Datazione

La datazione consiste nella determinazione dell’età di una roccia, di un fossile, o di un fenomeno geologico. Si ottiene in base a due tipi di metodi: relativi e assoluti.

6.1. Metodi di datazione relativi

I metodi di datazione relativi stabiliscono l’età di un reperto in relazione a un altro che è ad esso posteriore. In base al criterio seguito, si distinguono tre tipi principali: stratigrafico, paleontologico e litologico.

6.1.a. Metodo Stratigrafico

Il metodo stratigrafico è basato sul criterio per cui la successione delle rocce dal basso verso l’alto corrisponde alla successione degli eventi geologici che le hanno prodotte; è un metodo molto semplice ma non sempre preciso, come nel caso in cui gli strati siano stati sovvertiti da eventi geologici.

6.1.b. Metodo Paleontologico

Il metodo paleontologico si basa sull’uso di fossili, in particolare di esseri molto comuni, distribuiti su aree molto estese della Terra e per un periodo di tempo limitato, anche dell’ordine di pochi milioni d’anni. La presenza di questi fossili permette di determinare con buona approssimazione se la roccia che li contiene si è formata prima o dopo di un’altra, in base al concetto che la vita si è evoluta in modo più o meno omogeneo su tutta la Terra.

6.1.c. Metodo Litologico

Il metodo litologico si basa sul concetto secondo cui, in un’area ristretta, rocce uguali presentano età uguali. Ha applicazioni molto limitate ed è valido solo per i depositi formatisi all’interno di un singolo bacino sedimentario, come può accadere in un determinato mare.

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