Nel nucleo intercinetico il materiale genetico della cellula eucariotica si presenta sotto forma di cromatina, chimicamente costituita da DNA, istoni, proteine non istoniche e dalle frazioni di RNA immediatamente trascritte sul DNA nucleare.
L’esame al microscopio ottico di un nucleo fissato e trattato con coloranti basici rivela l’esistenza di una sostanza detta cromatina per la sua forte affinità tintoriale, cui attualmente si dà il termine di eterocromatina.
Le zone meno dense, comprese fra
le zolle di eterocromatina, sono gli spazi intercromatinici, che contengono l’eucromatina.
Fig.
III.
9 - Aspetti della cromatina.
A
- Eterocromatina
disposta a zolle irregolari e grossolane.
B
- Eterocromatina sotto
forma di granuli più fini. Gli spazi intercromatinici contengono l’eucromatina,
dove le fibre cromatiniche (cromosomi durante l’interfase) sono
despiralizzate o poco spiralizzate.
La
cromatina si distribuisce nei seguenti modi:
ü
in
zolle di grandezza variabile immerse nel nucleoplasma: si tratta dei
cromocentri
ü
alla
periferia del nucleo, addossata all’involucro nucleare, dove costituisce la
membrana cromatica
ü
in
una o più masse paranucleolari o iuxtanucleolari.
Al microscopio ottico: nei nuclei di uno stesso tipo
cellulare la struttura della cromatina è identica, mentre varia notevolmente
da un tipo cellulare all’altro. La cromatina può assumere una delle
seguenti forme:
q
grosse
zolle irregolari
q
zolle
di piccole dimensioni
q
granulazioni
molto fini o polverulente
q
rete
a maglie più o meno fini, caratterizzata da certi punti ispessiti, in
particolare quelli di confluenza.
L’aspetto varia non solo con la natura della cellula
alla quale il nucleo appartiene, ma anche con l’attività cellulare, in
quanto il suo grado d’attività si esprime mediante la finezza della
cromatina.
Quando il sesso eterogametico è quello maschile, come per
l’Uomo, nei nuclei delle cellule somatiche femminili una masserella di
cromatina, biconvessa, del diametro di 1 mm,
si addossa sia al nucleolo che all’involucro nucleare: si tratta della
cromatina sessuale.
Il contrario accade nel Pollo, in cui il sesso eterogametico è quello
femminile.
Al microscopio elettronico: usando questo mezzo d’indagine la cromatina appare sotto forma di fibre spiralizzate e strettamente associate fra loro.
Sono le fibre cromatiniche. Nelle zone più lasse il loro diametro è di 20-25 nm, mentre in quelle più addensate e sottili è di 10 nm. Le fibre cromatiniche sono i costituenti essenziali del nucleo e rappresentano i cromosomi durante l’interfase.
Tali fibre hanno lunghezza variabile (despiralizzate, raggiungono 2,2 cm nel linfocita umano) e seguono percorsi complessi: si possono ritrovare sia nella cromatina che negli spazi intercromatinici e sono tortuose per tutta la loro lunghezza.
Nelle zolle di cromatina sono avvolte a spirale molto compatta e a tali regioni condensate si dà il nome di eterocromatina.
Le regioni despiralizzate o poco spiralizzate
vengono indicate col termine di eucromatina.