Vol. 2° -  III.3.

LA CROMATINA

Nel nucleo intercinetico il materiale genetico della cellula eucariotica si presenta sotto forma di cromatina, chimicamente costituita da DNA, istoni, proteine non istoniche e dalle frazioni di RNA immediatamente trascritte sul DNA nucleare.

L’esame al microscopio ottico di un nucleo fissato e trattato con coloranti basici rivela l’esistenza di una sostanza detta cromatina per la sua forte affinità tintoriale, cui attualmente si dà il termine di eterocromatina.

Le zone meno dense, comprese fra le zolle di eterocromatina, sono gli spazi intercromatinici, che contengono l’eucromatina.

Fig. III. 9 - Aspetti della cromatina.
A - Eterocromatina disposta a zolle irregolari e grossolane.
B - Eterocromatina sotto forma di granuli più fini. Gli spazi intercromatinici contengono l’eucromatina,
  dove le fibre cromatiniche (cromosomi durante l’interfase) sono despiralizzate o poco spiralizzate.

La cromatina si distribuisce nei seguenti modi:

ü in zolle di grandezza variabile immerse nel nucleoplasma: si tratta dei cromocentri

ü alla periferia del nucleo, addossata all’involucro nucleare, dove costituisce la membrana cromatica

ü in una o più masse paranucleolari o iuxtanucleolari.

Al microscopio ottico: nei nuclei di uno stesso tipo cellulare la struttura della cromatina è identica, mentre varia notevolmente da un tipo cellulare all’altro. La cromatina può assumere una delle seguenti forme:

q  grosse zolle irregolari

q  zolle di piccole dimensioni

q  granulazioni molto fini o polverulente

q  rete a maglie più o meno fini, caratterizzata da certi punti ispessiti, in particolare quelli di confluenza.

L’aspetto varia non solo con la natura della cellula alla quale il nucleo appartiene, ma anche con l’attività cellulare, in quanto il suo grado d’attività si esprime mediante la finezza della cromatina.

Quando il sesso eterogametico è quello maschile, come per l’Uomo, nei nuclei delle cellule somatiche femminili una masserella di cromatina, biconvessa, del diametro di 1 mm, si addossa sia al nucleolo che all’involucro nucleare: si tratta della cromatina sessuale. Il contrario accade nel Pollo, in cui il sesso eterogametico è quello femminile.

Al microscopio elettronico: usando questo mezzo d’indagine la cromatina appare sotto forma di fibre spiralizzate e strettamente associate fra loro.

Sono le fibre cromatiniche. Nelle zone più lasse il loro diametro è di 20-25 nm, mentre in quelle più addensate e sottili è di 10 nm. Le fibre cromatiniche sono i costituenti essenziali del nucleo e rappresentano i cromosomi durante l’interfase.

Tali fibre hanno lunghezza variabile (despiralizzate, raggiungono 2,2 cm nel linfocita umano) e seguono percorsi complessi: si possono ritrovare sia nella cromatina che negli spazi intercromatinici e sono tortuose per tutta la loro lunghezza.

Nelle zolle di cromatina sono avvolte a spirale molto compatta e a tali regioni condensate si dà il nome di eterocromatina.

Le regioni despiralizzate o poco spiralizzate vengono indicate col termine di eucromatina.

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