Vol. 2° -  IX.5.

Ormoni e membrana plasmatica

Gli ormoni, secreti da una ghiandola endocrina, modificano profondamente l’attività della cellula. Arrivano alle cellule bersaglio trasportati dal sangue e poi dai liquidi intercellulari. Non tutte le cellule reagiscono a un dato ormone: per esempio, l’ormone pancreatico glucagone è attivo in maniera specifica sulla cellula epatica, facendo aumentare la liberazione di glucosio nel sistema circolatorio.

5.1. Fase intramembranaria

Sito recettore. In un sistema siffatto, la membrana è in grado di riconoscere l’informazione, vale a dire, di capire se l’informazione riguarda la cellula che essa delimita. Tale riconoscimento dipende da un sito recettore localizzato sul versante esterno della membrana, che possiede una forma complementare all’ormone.

Amplificazione. Il recettore si combina con l’ormone e il complesso ormone-recettore induce l’attivazione di un altro componente intramembranario, l’adenilciclasi, che amplifica notevolmente il segnale chimico ricevuto.

Trasduttore. Il sito recettore e l’adenilciclasi sarebbero accoppiati tramite un trasduttore, probabilmente di natura lipidica. La trasduzione e l’amplificazione sono eventi che si verificano nel momento in cui l’ormone si lega al sito recettore.

5.2. Fase intracitoplasmatica

L’adenilciclasi attivata trasforma l’ATP in AMP ciclico e trasporta l’informazione di origine ormonale all’interno della cellula. Una cellula è sensibile a concentrazioni ormonali dell’ordine di 10-8÷10-12 Mol. La concentrazione di AMP ciclico prodotto è di 10-3 M. Il fattore di amplificazione corrisponde quindi a 105÷109. Nel caso del glucagone, l’AMP ciclico attiva un enzima, la fosforilasi, responsabile della glicogenolisi, cioè della degradazione biologica del glicogeno in glucosio.

L’attività dell’AMP ciclico è controllata da una fosfodiesterasi, che trasforma l’AMP 3’-5’ ciclico nel prodotto inattivo 5’-AMP.

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