Vol. 2° -  XIII.12.3.

Da modificazioni di un intero assetto cromosomico

12.3.a. Monoploidia

Un individuo normale è diploide, in quanto dotato di due assetti cromosomici, mentre un organismo monoploide possiede un solo assetto. Quest’anomalia si verifica raramente e per lo più non viene rilevata in quanto, essendo i geni letali frequenti, essi non vengono controbilanciati dagli alleli mancanti. Alcune vespe, formiche e le api maschio, o fuchi, sono normalmente monoploidi.

12.3.b. Poliploidia

La poliploidia si verifica quando una cellula possiede un numero di assetti cromosomici superiori al normale. Negli Animali l’evoluzione vuole che le conseguenze di assetti cromosomici superiori a 2 siano generalmente molto gravi o letali; pertanto lo studio della poliploidia deriva abitualmente da feti. È la causa più frequente degli aborti spontanei nell’uomo e negli animali.

Uno studio di Bloom relativo al pollo (1966) attribuisce quest’alterazione dell’assetto cromosomico ad anomalie della fertilizzazione piuttosto che a partenogenesi. La selezione può aver giocato un ruolo importante nella modulazione di queste anomalie dovute a modificazione dell’intero assetto cromosomico, che in un ceppo possono andare dallo 0,8% al 14,5%. Molte aberrazioni cromosomiche sono causa di seri difetti fisici e comportano anche un’elevata mortalità durante l’incubazione.

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