Vol. 2° -  XIV.5.

Geni e caratteri

Il quadro generale del ruolo svolto dai geni nel corso dello sviluppo ci aiuta a raggiungere una visione delle interrelazioni tra i geni e i caratteri, che è un aspetto importante della genetica, non solo umana e del pollo, ma di qualsiasi altro essere vivente.

Un carattere, o tratto, può essere definito come qualsiasi caratteristica osservabile nell’individuo sia durante lo sviluppo che a sviluppo ultimato. Può quindi essere: una proprietà biochimica, una forma o un processo cellulare, una struttura anatomica, la funzione d’un organo, una caratteristica mentale nonché comportamentale. Il contenuto genico dei nuclei di un dato individuo e l’aspetto dell’individuo sono ovviamente cose diverse: i caratteri sono i derivati dell’azione genica e inoltre sono separati dai geni almeno da un passaggio, spesso da molti.

Per la costituzione genetica è stato coniato il termine genotipo e per l’aspetto esterno si usa il termine fenotipo.
Il genotipo di un dato individuo è costante ed è fissato al tempo della sua origine come uovo fecondato; il fenotipo, potenzialmente variabile, è il risultato dell’interazione fra genotipo e ambiente non genetico.

I concetti generali sull’azione dei geni portano ad aspettarsi quanto segue:

· non vi sarebbe alcuna connessione semplice fra la maggior parte dei caratteri osservabili in un individuo a sviluppo concluso e un singolo gene

· un singolo gene, prendendo parte all’intreccio delle reazioni che si verificano durante lo sviluppo, spesso influenza più di un singolo carattere.

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