Vol. 2° -  XXVIII.14.1.

La radiazione solare presente sulla superficie terrestre

Al fine di poter comprendere la fotobiologia della melanogenesi è essenziale possedere certe conoscenze sulle bande della radiazione solare che riescono ad attraversare l’atmosfera e a raggiungere la superficie terrestre, costituendo ciò che viene comunemente detto spettro solare.

Prima di penetrare nell’atmosfera terrestre le radiazioni solari comprendono i raggi X (presenti nella parte finale a onde corte dello spettro) nonché onde radio (presenti nella banda terminale delle onde lunghe).

Le lunghezze d’onda più brevi che raggiungono la superficie terrestre sono comprese nel range 0,2863-0,29 mm. La quantità e il tipo di radiazione solare che raggiungono una determinata area della terra in un dato momento è determinata da svariati fattori quali latitudine, ora del giorno, stagione, altitudine, condizioni atmosferiche sia locali che da inquinamento, spessore della cappa di ozono. L’intensità della luce solare è innanzitutto in funzione dell’altezza del sole all’orizzonte, ma è pure in relazione alla distanza fra sole e terra e subisce variazioni in seno all’atmosfera.

Circa il 50% dell’energia radiante emessa dal sole si trova nella porzione visibile dello spettro (l 0,4-0,75 mm), circa il 40% si trova nella zona dell’infrarosso, circa il 10% è distribuita nella regione dell’ultravioletto (l < 0,4 mm).

Le lunghezze d’onda che rivestono importanza maggiore nel processo di melanogenesi costituiscono circa il 20% della radiazione ultravioletta totale che cade sulla superficie terrestre. Coblentz ha stabilito che in corrispondenza di una stazione posta a livello del mare a una latitudine media in un giorno particolarmente luminoso, l’intensità della radiazione ultravioletta biologicamente attiva a mezzogiorno per l inferiori a 0,3132 mm, direttamente incidente dal sole e da una piccola porzione di cielo circostante, varia da 75 µwatt/cm² in giugno a 12 µwatt in dicembre.

Da notare che, per ottenere un eritema percettibile durante un mezzogiorno di mezza estate a una latitudine di 40°N a carico di una cute bianca non abbronzata, è necessaria un’esposizione di almeno 15-20 minuti. Tale radiazione equivale a circa 67,5 x 103 µwatt/cm² di energia.

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