Vol. 2° -  XXVIII.15.3.

Epifisi o Ghiandola Pineale e Melatonina o Melanotonina

Sia nell’uomo che in altre numerose specie la pineale [1] contiene elevate quantità di melatonina. Nonostante questa ghiandola si trovi nel cervello, essa riceve connessioni solo dal sistema nervoso autonomo periferico.

Se le notizie su MSH e ACTH sono abbastanza soddisfacenti, assai scarse sono quelle sulle sostanze capaci di aggregare i granuli di melanina e quindi di ridurre il grado di pigmentazione della cute. Se una di queste sostanze possa essere la melatonina lo diranno le ricerche future. Un dato è certo: nell’organismo esistono agenti capaci di antagonizzare gli effetti melanostimolanti.

La sintesi della melatonina è epifisaria, a partire dalla serotonina sotto controllo dell’epinefrina, e viene soppressa dalla luce che agisce attraverso gli occhi e il sistema nervoso, mentre raggiunge un picco al buio. I ratti tenuti costantemente in ambiente illuminato sono continuamente in estro a causa dell’attività antigonadotropa della melatonina. La caduta del tasso plasmatico della melatonina precede la pubertà nei ragazzi, ma non nelle ragazze, e può accompagnarsi a scurimento dei capelli e della cute.

La melatonina è apparentemente inefficace sulle modificazioni pigmentarie dei mammiferi, ma pare sia in grado di influenzare la pigmentazione del pelo in quelle specie che vanno incontro a cambiamenti cromatici stagionali, come la lepre delle nevi e la lepre variabile, alcuni lemmings (della famiglia dei Cricetidae) e alcuni criceti, i cui peli hanno una fase invernale durante la quale sono bianchi e una fase estiva scura, almeno a livello del dorso. Dato che il fotoperiodo ha un’azione determinante per le modificazioni cromatiche, è verosimile che il sistema melanocitario risponda alle modificazioni del livello circolante di melatonina.

Ma il meccanismo potrebbe essere abbastanza complicato. Prota è dell’avviso che il possibile candidato al blocco da parte della melatonina potrebbe essere il DCF o fattore bloccante dell’indolo, anche se molto più verosimilmente il gioco potrebbe consistere in una riduzione dell’attività perossidasica durante la fase invernale.

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[1] L'epifisi, o corpo pineale per la forma a cono di pino, è situata posteriormente al terzo ventricolo cerebrale.