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Antiochia

Antiochia, in turco Antakya, è una città della Turchia sudorientale con 123.871 abitanti (1990), capoluogo della provincia di Hatay; situata sul fiume Oronte in prossimità della sua foce sul mar Mediterraneo. La città moderna è il principale centro commerciale e industriale dell'adiacente pianura agricola che produce grandi quantità di agrumi, uva, olive, meloni, frumento e cotone. L'industria fornisce sapone, seta e pellami.

Antiochia fu fondata nel 301 aC da Seleuco I, generale e successore di Alessandro Magno, e divenne capitale della dinastia seleucide della Siria. Situata in posizione strategica all'incrocio di importanti rotte carovaniere, si sviluppò presto come centro commerciale e come una delle città più famose dell'epoca: per la magnificenza dell'architettura era eguagliata solo da Roma e da Alessandria. Quando la Siria cadde in mano ai romani nel 64 aC, Antiochia divenne la capitale orientale dell'impero, sede dei governatori della provincia siriaca.

I conquistatori l'arricchirono con nuovi templi, palazzi e teatri, ampliando la rete di acquedotti e pavimentando le strade principali con marmi. Ad Antiochia, cuore della cristianità al di fuori della Palestina, predicarono gli apostoli prima d'intraprendere i viaggi per la diffusione del loro credo. Qui fu coniato il termine "cristiani" per designare i convertiti da san Paolo.

Nel 260 dC Antiochia passò ai persiani e per circa 1300 anni fu dominata da arabi, bizantini, selgiuchidi, turchi, crociati ed egiziani. Le devastazioni della guerra e il ripetersi di terremoti (quello del 526 uccise 250.000 persone) ne sminuirono la grandezza.

Antiochia fu presa dai turchi nel 1516 e appartenne all'impero ottomano fino a poco dopo la prima guerra mondiale, quando passò alla Siria sotto il mandato della Francia. Nel 1938 la provincia di Hatay, di cui Antiochia è capoluogo, ottenne l'autonomia e l'anno successivo fu ceduta alla Turchia.

Oggi rimane poco della città antica: sussistono tuttavia alcune vestigia delle alte mura di cinta, delle catacombe e degli acquedotti. Il Museo archeologico ospita una collezione splendidamente conservata di mosaici databili al II e III secolo. Nei dintorni si trova la grotta di San Pietro, luogo di predicazione dell'apostolo, dove i crociati eressero una chiesa nel XII-XIII secolo.