Lessico


Atena

Dea greca derivata da un'arcaica figura divina della civiltà cretese-micenea e successivamente identificata dai Romani con Minerva. Da protettrice del palazzo-fortezza divenne la protettrice della città, della pólis (divinità poliade). Alle facoltà guerresche con cui proteggeva la fortezza dai nemici si aggiunsero le facoltà civiche, e la nuova Atena divenne protettrice e maestra di ogni arte utile alla comunità cittadina in cui l'intelligenza si contrapponesse vittoriosamente alla forza bruta.

Anche come dea-guerriera la sua figura si contrapponeva, per l'astuzia e per l'intelligenza, a quella del dio guerriero Ares (Marte), tutto brutalità e violenza. I Greci la pensarono come figlia di Metis (la Mente), ma il suo complesso mito di nascita porta valori irriducibili a questa trasparente discendenza. I valori in gioco sono in una profezia che il mito presuppone: chi nascerà da Metis sarà tanto saggio da mettere in pericolo la sovranità di Zeus.

Perciò Zeus si accoppiò a Metis e poi la divorò incorporando così la saggezza che perfezionava la sua sovranità; con Metis incorporò anche la nascitura Atena la cui gestazione proseguì fino alla maturazione, nella testa di Zeus, da cui fuoriuscì pienamente formata una bellissima fanciulla in armi.

Atena, la Vergine (Parthénos), non si sottopose al matrimonio. Svolse la sua azione divina come ispiratrice e protettrice di eroi (Teseo, Perseo, Ulisse, ecc., nelle cui imprese si riconosce sempre la vittoria dell'intelligenza sulla forza bruta). Sul piano del culto, fu soprattutto la dea protettrice di Atene, la città che porta il suo nome e dove si celebravano in suo onore le Panatenee.

Atena doma un Centauro – 1482/83
Sandro Botticelli alias Alessandro Filipepi (Firenze 1445-1510)
Firenze – Galleria degli Uffizi