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I polli preferiscono essere governati da persone di bell’aspetto
Premio Ig Nobel 2003


Premio Ig Nobel 2003
I polli preferiscono gli umani belli
I polli preferiscono essere governati da persone di bell’aspetto
I polli preferiscono i belli (e le belle)
Le galline non sono stupide e ci vedono benissimo: lo dice la scienza!

Premio Ig Nobel

Ig Nobel: l'altra faccia della scienza - Provate a leggerlo così: ignobel. Chiaro il concetto? È un premio ormai ambito quanto il suo opposto, il "nobel", non foss'altro che per la pubblicità che se ne fa, e che porta sotto i riflettori le ricerche di cui il mondo avrebbe tranquillamente fatto a meno. Un premio, però, capace di illuminare per un po' - e qui sta il suo bello - anche gli scienziati più bizzarri e irriverenti in circolazione, quelli che sanno quanti animali abitano nel nostro letto, inventano ciotole senza fondo e si rilassano con gli aeroplanini di carta.

Il Premio Ig Nobel, conosciuto in Italia anche come Premio Ignobel, viene assegnato annualmente a 10 ricercatori, autori di ricerche "strane, divertenti, e perfino assurde", quel tipo di lavori improbabili "che prima fanno ridere e poi danno da pensare". Lo scopo dichiarato del riconoscimento è "premiare l'insolito, l'immaginifico, e stimolare l'interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina e alla tecnologia". I vincitori sono selezionati in base ad articoli pubblicati anche su riviste scientifiche autorevoli. Il nome stesso è un gioco di parole tra "Premio Nobel" e "ignobile".

Ricerche interdisciplinari

Stefano Ghirlanda, Liselotte Jansson, e Magnus Enquist dell’Universita’ di Stoccolma
per il loro studio: "I polli preferiscono essere governati da persone di bell’aspetto".

"Abbiamo addestrato i polli a reagire a una comune faccia umana femminile ma non a una maschile (e viceversa). In un test successivo, gli animali così addestrati mostravano preferenze per le facce coerenti con le preferenze sessuali di esseri umani (ottenute da studenti universitari). Ciò suggerisce che le preferenze umane nascono da proprietà generali del sistema nervoso, piuttosto che da adattamenti specifici alle facce. Noi discutiamo questo risultato alla luce del corrente dibattito sul significato dei segnali sessuali, e suggeriamo ulteriori test riguardo a ipotesi esistenti circa l’origine delle preferenze sessuali".

Questo è l’Abstract dello studio, pubblicato nel 2002 dall’autorevole rivista scientifica internazionale "Human Nature", "Chickens Prefer Beautiful Humans", a cura degli autori Stefano Ghirlanda, Liselotte Jansson e Magnus Enquist, tutti allora impegnati nell’Istituto di Zoologia dell’Università di Stoccolma, e vincitore del Premio Ig Nobel 2003 per le Ricerche interdisciplinari, assegnato nella prestigiosa Università di Harvard, a Boston, nel corso di una cerimonia tenutasi nel Saunders Theater, costruito a imitazione dei teatri elisabettiani del Seicento e nel quale, la sera stessa, è stata rappresentata una pièce che racconta di un atomo di ossigeno innamoratosi di una ricercatrice e che, alla fine, si fa "inalare" per amore dalla stessa.

Non siete su Scherzi a parte, è tutto vero: l’Abstract, lo studio, l’Ig Nobel, Harvard, il premio, la pièce teatrale e Stefano Ghirlanda, oggi ricercatore del Dipartimento di Psicologia all’Università di Bologna. Il quale, nel riepilogare con voce divertita la vicenda finita qualche mese fa – e la cosa non sorprende – tanto in TV quanto sui principali giornali italiani, spiega il perché della ricerca, il modo in cui è stata svolta, i suoi risultati e anche (perché ce ne sono) i suoi probabili sviluppi. Con una premessa: "È una cosa seria, così come serio, ormai, è il Premio Ig Nobel". E una conclusione, da incidere con lettere di fuoco: "Le galline non sono affatto animali stupidi. E, come tutti gli uccelli, ci vedono benissimo".

Ig Nobel: ridere per pensare

Creato nel 1991 dal giornale scientifico-umoristico "Annals of Improbable Research", questo premio seleziona ogni anno migliaia di contributi scientifici, pubblicati sulle più autorevoli riviste di settore, fra i quali un Comitato di Saggi elegge poi i vincitori nelle varie discipline: niente ricchi premi in denaro, come nella più famosa, e togata, cerimonia di Stoccolma; anzi, i vincitori spesso pagano di tasca propria il viaggio nella capitale del Massachusetts per ritirare il riconoscimento; ma un identico, anche se in tono scherzoso, impegno a promuovere la scienza mettendone in risalto le conclusioni più sorprendenti. Qualche esempio, ai fini di una maggior chiarezza.

Il premio Ig Nobel 2003 per la Medicina è stato vinto da Eleanor Maguire, David Gadian, Ingrid Johnsrude, Catriona Good, John Ashburner, Richard Frackowiak e Christopher Frith, dello University College di Londra, per aver dimostrato che "i cervelli dei tassisti londinesi sono più sviluppati di quelli dei loro concittadini"; mentre l’Ig Nobel per la chimica è andato a Yukio Hirose, dell’Università di Kanazawa (città giapponese della prefettura di Ishikawa), per il suo studio su una statua di bronzo della stessa città che, per ragioni a prima vista incomprensibili, non attraeva i piccioni del luogo. Lal Binari, di Uttar Pradesh, India, ha invece ottenuto l’IgNobel della pace per aver raggiunto un triplice risultato: aver condotto una vita attiva pur essendo stato dichiarato legalmente morto; aver sostenuto una vivace campagna postuma contro l’inerzia dei burocrati e l’avidità dei parenti; aver creato l’Associazione delle persone defunte.

Galline o persone – pari sono

Spiega Ghirlanda: "Il nostro studio sul comportamento dei polli – 6 esemplari di "Gallus gallus domesticus", di cui 4 di genere femminile – si inserisce nella questione, molto dibattuta in psicologia, della natura delle preferenze sessuali fra gli animali e del loro ruolo ai fini della sopravvivenza delle specie: secondo una scuola di pensiero, tali preferenze sono innate, ovvero sono state nel corso dell’evoluzione ingegnerizzate nel DNA degli animali in modo che questi, ‘naturalmente’, si rivolgano agli esemplari più ‘adatti’ a garantire la riproduzione della specie a livelli di qualità sempre più elevati. Un’altra scuola di pensiero, alla quale appartengo, ritiene che le informazioni innate non bastino, da sole, a spiegare tutta la variabilità di preferenze sessuali riscontrate effettivamente in natura, e che a costituire queste ultime contribuisca, almeno in parte, l’esperienza e quindi la memoria".

Se questa è l’ipotesi di partenza, e se a essa si aggiunge il presupposto della generalità dei meccanismi della memoria nelle diverse specie di animali, la conclusione, che certamente avrà attratto i Saggi dell’Ig Nobel, è che non soltanto gli esseri umani, qualora opportunamente addestrati a riconoscere maschi e femmine, dopo un po’ mostreranno preferenze sessuali analoghe a quelle degli umani. Una conclusione che la ricerca di Ghirlanda, Jansson ed Enquist dimostra empiricamente utilizzando, appunto, i polli.

Ma perché proprio loro? "Per due ragioni – risponde Ghirlanda – una pratica e una teorica. Dei polli erano effettivamente a disposizione nell’Istituto di Zoologia dell’Università di Stoccolma, per cui è stato agevole ‘dirottarli’ sul nuovo esperimento. E poi perché questi animali, contrariamente a quanto si crede comunemente, non sono affatto stupidi, anzi hanno un cervello perfettamente funzionante. E non solo ragionano bene, ma ci vedono benissimo e sono molto reattivi agli stimoli visivi, un po’ come tutti gli uccelli e molto più della media dei mammiferi fra i quali l’uomo rappresenta, in questo, una felice eccezione".

Addestrati in più sedute a riconoscere una faccia umana maschile (le galline) e femminile (i galli) e a essere ricompensati con del cibo se beccavano (in senso letterale) la faccia giusta, al momento del test i 6 pennuti sono stati chiamati a esprimere, sempre a colpi di becco, le proprie preferenze per 7 facce, dal tipo più maschile a quello più femminile, manipolate artificialmente al computer, che venivano loro via via presentate. Dopodiché allo stesso test sono stati sottoposti 14 studenti universitari di biologia, divisi equamente fra i due sessi, che non erano stati però, ovviamente, sottoposti a nessun addestramento. Conclusione: la coincidenza delle preferenze fra bipedi umani e bipedi pennuti è stata pressoché totale.

"Finora non abbiamo avuto né tempo né fondi a disposizione – racconta Ghirlanda – ma è nostra intenzione portare avanti e approfondire l’esperimento addestrando gli animali a discriminare fra i sessi partendo da facce di individui reali e non ricreate al computer. Il nostro è stato uno studio preliminare – conclude – ma crediamo che da solo sia bastato a mostrare le potenzialità di un esame comparativo delle preferenze sessuali degli animali".

Rita Pasquarelli
Direttore Generale
dell’Unione Nazionale dell’Avicoltura

Premio Ig Nobel

Ig Nobel: l'altra faccia della scienza - Provate a leggerlo così: ignobel. Chiaro il concetto? È un premio ormai ambito quanto il suo opposto, il "nobel", non foss'altro che per la pubblicità che se ne fa, e che porta sotto i riflettori le ricerche di cui il mondo avrebbe tranquillamente fatto a meno. Un premio, però, capace di illuminare per un po' - e qui sta il suo bello - anche gli scienziati più bizzarri e irriverenti in circolazione, quelli che sanno quanti animali abitano nel nostro letto, inventano ciotole senza fondo e si rilassano con gli aeroplanini di carta.

Il Premio Ig Nobel, conosciuto in Italia anche come Premio Ignobel, viene assegnato annualmente a 10 ricercatori, autori di ricerche "strane, divertenti, e perfino assurde", quel tipo di lavori improbabili "che prima fanno ridere e poi danno da pensare". Lo scopo dichiarato del riconoscimento è "premiare l'insolito, l'immaginifico, e stimolare l'interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina, e alla tecnologia". I vincitori sono selezionati in base ad articoli pubblicati anche su riviste scientifiche autorevoli. Il nome stesso è un gioco di parole tra "Premio Nobel" e "ignobile".

Il premio

Sponsorizzati dalla rivista scientifica-umoristica statunitense Annals of Improbable Research (AIR), i premi Ig Nobel sono presentati al pubblico nel corso di una cerimonia di gala che si tiene nel Sanders Theatre dell'Università di Harvard (università privata statunitense situata a Cambridge, nel Massachusetts, nell'area metropolitana della città di Boston), e consegnati anche da vincitori di veri premi Nobel. La cerimonia è co-patrocinata dalla Harvard Computer Society, dalla Harvard-Radcliffe Science Fiction Association e dalla Harvard-Radcliffe Society of Physics Students.

Diversamente dai Nobel, gli Ig Nobel non prevedono un premio in denaro per i vincitori. La cerimonia è seguita a distanza di pochi giorni dalle "Ig Informal Lectures" (lezioni informali) al MIT, durante le quali i laureati possono illustrare al grande pubblico i risultati e l'importanza delle proprie ricerche.

La prima edizione dei premi Ig Nobel si tenne nel 1991. I premi hanno talvolta sollevato critiche - come nel caso dei due attribuiti alla ricerca sull'omeopatia, ma più spesso attirano l'attenzione su articoli scientifici che contengono aspetti divertenti o curiosi.

Esempi di ricerche vincitrici del premio vanno dalla scoperta che la presenza di esseri umani tende a eccitare sessualmente gli struzzi, all'affermazione che i buchi neri soddisfano tutte le caratteristiche tecniche che li renderebbero il luogo dove si trova l'Inferno.

Contrariamente ai Darwin Awards, che hanno finalità di puro intrattenimento, lo scopo degli Ig Nobel è anche quello di attrarre l'interesse del pubblico sulla scienza. La cerimonia viene registrata e trasmessa negli USA sulla National Public Radio, e, negli ultimi anni, l'Ig Nobel Tour ha rappresentato degli spettacoli nel Regno Unito durante la "settimana nazionale della scienza".

Nel 1995, sir Robert May, consigliere capo per la scienza del governo britannico, richiese agli organizzatori che fossero esclusi dall'assegnazione gli scienziati britannici, sostenendo che i premi rischiavano di far cadere nel ridicolo esperimenti "genuini". May venne criticato da tutta la stampa britannica e la sua richiesta fu ignorata.

Fin dal 2001 è possibile assistere alla cerimonia di premiazione degli Ig Nobel in diretta su Internet. Con un mese di ritardo, essa è poi resa disponibile in streaming per gli utilizzatori di banda larga in formato Real Player.

A tutto il 2004 sono stati pubblicati due volumi che raccolgono gli articoli di diversi vincitori, uno con ISBN 0-7528-5150-0 (rilegato), e l'altro con ISBN 0-7528-4261-7 (cartonato).

Vincitori anche di Premio Nobel

In un caso (il solo, per adesso) un vincitore del premio per ricerche improbabili è stato anche insignito del Premio Nobel. Si tratta di Andrej Gejm, Nobel per la fisica 2010, premiato con l'Ig Nobel nel 2000, insieme a Sir Michael Berry, per la loro dimostrazione della rana volante, derivante dalle ricerche sulla levitazione diamagnetica. Gejm ha vinto il Nobel per le proprie ricerche sul grafene.